Congo: la Caritas rafforza gli interventi a favore delle vittime del conflitto
Dopo l'arresto nelle scorse settimane del generale ribelle tutzi Laurent Nkunda, leader
del Consiglio Nazionale per la Difesa del Popolo, che da anni dominava sul territorio
nella Provincia Orientale, si aprono nuove prospettive di pace e di sviluppo nella
Repubblica Democratica del Congo. Negli ultimi mesi, il conflitto nel paese africano
ha causato 250.000 sfollati e un numero imprecisato di vittime. Nella diocesi di Dungu-Doruma
e Isiro-Niangara si stanno assistendo circa 10.000 famiglie di sfollati (pari ad un
totale di circa 60.000 persone), a seguito delle incursioni dei ribelli ugandesi del
sedicente Esercito di liberazione del signore. Gli aiuti di Caritas consistono specificamente
nel donare ai nuclei familiari generi non alimentari. Sotto l’aspetto economico l’operazione
è possibile grazie al contributo di tutto il network Caritas Internationalis, tra
cui anche Caritas Italiana, che ha stanziato 100.000 Euro. Oltre agli aiuti esterni,
in questa crisi si distingue la solidarietà delle numerose parrocchie che si sono
attivate per dare ospitalità direttamente agli sfollati. L’operazione globale di assistenza
della Caritas alla fine raggiungerà i 3 milioni di euro. Anche Caritas Italiana lavora
da anni in tutta la Repubblica Democratica del Congo a fianco della Caritas locale
in progetti d’emergenza, riabilitazione e sviluppo; in particolare è impegnata in
un programma per il recupero dei bambini soldato. (A.L.)