Messico: intervento dei vescovi sulla crisi economica
“La crisi economica mondiale che colpisce il Messico deve condurre a tutte le istanze
del governo a lavorare per trovare le soluzioni necessarie e non permettere che si
acuisca la già grave situazione di povertà, disoccupazione e alto costo dei prodotti
e dei servizi così come la diserzione scolare e lo scoraggiamento che vive la maggioranza
delle famiglie messicane”. Così ieri l’Episcopato del Messico in una comunicato stampa
del presidente e segretario generale, rispettivamente mons. Carlos Aguiar Retes arcivescovo
eletto di Tlalnepantla e mons. José Leopoldo González González, vescovo ausiliare
di Guadalajara. Per i presuli occorre che tutti, governo, imprenditori, politici e
la stessa società nel suo complesso siano capaci di mostrare “maggiore sensibilità”
di fronte alle gravi conseguenze di questa crisi e dunque abbiano anche “la maturità
necessaria per far fronte, insieme , al problema finanziario del Paese. “Tra la popolazione
- proseguono i vescovo messicani - cresce la percezione che le difficoltà sono sempre
più grandi; che ogni giorno che passa è sempre più difficile andare avanti, nonostante
tutti i segnali di buona volontà che arrivano dalle autorità. Occorre urgentemente
raddoppiare gli sforzi da parte di tutti i settori per fermare la violenza, l’avanzamento
del narcotraffico, la corruzione, l’iniquità, lo spreco economico e la trasgressione
dei valori etici, sociali e famigliari”. D’altra parte, i presuli ricordano in comunione
con i vescovi dell’America Latina che la regione “sta attraversando un cambiamento
epocale, determinato soprattutto dalla globalizzazione e ciò coinvolge tutti gli ambiti”
dello sviluppo delle persone e delle società e ovviamente il Messico non è alieno
da questo processo le cui conseguenze socio-economiche si aggravano sempre di più”.
La Conferenza episcopale messicana rileva con forza che tutti sono responsabili e
tutti sono chiamati “a dare un contributo nella ricerca delle soluzioni, impegnandosi
veramente nella costruzione di un Paese migliore per tutti, dove la nuove generazioni
e le famiglie possano godere della protezione dello Stato, efficace e responsabile,
e dove inoltre il concetto-guida da perseguitare non sia solo quello di far guadagnare
pochi, bensì tutti per fare grande la nazione intera”. Con riferimento al processo
elettorale che si apre in questi giorni i presuli denunciano che “i preventivi fatti
per le campagne politiche e lo spreco che potrebbe farsi di queste risorse” contrastano
“con la crisi che si vive e potrebbero alla fine generare sfiducia tra i cittadini”.
Tutti i partiti e candidati devono porre al si sopra della lotta per il potere il
bene comune, ricordano i vescovi e poi aggiungono che durante la campagna oltre ad
evitare le aggressioni, la violenza verbale e le offese, i “candidati dovrebbero tenersi
lontani da fare promesse che poi non possono essere mantenute”. L’episcopato ancora
una volta chiama i cittadini a prendere parte attiva e responsabile nel dibattito
e prima di concludere rinnova “in momento così difficile la fede e la fiducia in Gesù,
centro della vita che proclamiamo. La fedeltà dei battezzati è una condizione indispensabile
per l’annuncio del Vangelo e per la missione della Chiesa”. I presuli infine, invitano
tutti il prossimo 20 aprile, a prendere parte nel rinnovo della consacrazione del
Messico allo Spirito Santo, sotto la materna protezione di Nostra Signora di Guadalupe.
(L.B.)