2009-02-11 15:07:19

India: a rischio la partecipazione elettorale per 70 mila cristiani


In India oltre 70 mila cittadini cristiani rischiano di non poter esercitare il loro diritto al voto per il rinnovo del Parlamento nazionale e delle istituzioni locali. La partecipazione alla consultazione, prevista tra aprile e maggio, è a rischio perché i loro documenti di identità o elettorali sono stati bruciati o distrutti durante i drammatici giorni delle violenze anticristiane iniziate ad agosto e compiute da estremisti radicali indù. Il governo del distretto di Kandhamal, in Orissa, ha pianificato la distribuzione di nuovi documenti di identità ed elettorali. Ma decine di migliaia di cristiani sono fuggiti in Stati confinanti e fin quando non torneranno nella zona di Kandhamal, appare improbabile che possano ricevere i nuovi documenti. Padre Sajan George, presidente nazionale del Global Council of Indian Christians, ha affermato che la privazione del diritto di voto “rivela un'inclinazione a marginalizzare e a soffocare la voce della minoranza cristiana”. Fonti locali hanno poi riferito ad AsiaNews che i profughi non tornano nei loro villaggi perché manca ancora un’adeguata cornice di sicurezza: “Il governo – ha spiegato un cristiano che preferisce mantenere l’anonimato – ha stanziato una somma irrisoria di 10 mila rupie (circa 158 euro) per compensare coloro che hanno avuto la casa distrutta o danneggiata”. “Molti cristiani – ha concluso – hanno accettato la somma, ma l’hanno usata per comprarsi delle baracche e cambiare villaggio. Nessuno di loro è tornato fino ad oggi”. (A.L.)







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