2009-02-10 15:45:24

Romania: proteste per un disegno di legge contro la Chiesa greco-cattolica


Costernazione per l’atto “chiaramente vessatorio" e "odiosamente discriminatorio" verso la Chiesa Romena greco-cattolica. E’ quanto si legge in un comunicato, pubblicato nei giorni scorsi, riferito al disegno di legge presentato a fine gennaio alla Commissione giuridica della Camera dei deputati del Parlamento romeno. “Tale disegno di legge - si legge nel comunicato - costituisce in merito ai diritti di proprietà, una definitiva ratifica del tragico decreto n. 358 del 1948, con cui il regime comunista privò la nostra Chiesa unita con Roma dei diritti di esistere, incamerandone tutti i beni mobili e immobili”. In un articolo è scritto, ad esempio, che “nelle località rurali dove esistono comunità parrocchiali di entrambe le confessioni, i beni sacri sono di proprietà del culto maggioritario". Di fronte a questo gesto, Lucian Muresan, arcivescovo maggiore, ha indirizzato una lettera alle autorità del Paese e anche ai vescovi italiani come alle ambasciate della Romania in Italia e presso la Santa Sede. Nel testo si legge che il disegno di legge è "infondato e ingiusto in uno Stato di diritto" e ne richiede di conseguenza il ritiro. Nel Paese domani si terrà – rende noto Zenit - una giornata di preghiera e digiuno. “Siamo consapevoli – ha detto mons. Virgil Bercea, vescovo dell’eparchia greco-cattolica di Oradea – di essere troppo piccoli per avere il potere di impedire che la legge venga approvata. La nostra forza è tutta nella preghiera, la nostra e di quanti vorranno sostenerci”. “Ci sono località - continua - dove si convive in buona armonia e dove sono stati restituiti dalla Chiesa ortodossa alla Chiesa greco-cattolica se non tutti i beni che le appartenevano, almeno tutti quelli di cui aveva bisogno”. (B.C.)







All the contents on this site are copyrighted ©.