Il cardinale Martino in Togo per la presentazione del Compendio della Dottrina sociale
della Chiesa
Su invito della Conferenza dei vescovi del Togo, il cardinale Renato Raffaele Martino,
presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, si è recato nella capitale togolese
Lomè a presentare il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa. Giunto ieri, ha
incontrato il presidente della Repubblica, il primo ministro e altre autorità politiche
e civili. Stamani, la presentazione del Compendio davanti ad una folla numerosa. Ma
cosa vuol dire portare la Dottrina sociale della Chiesa cattolica in Africa? Ecco
la risposta del cardinale Renato Martino raggiunto telefonicamente a Lomè da
Sergio Centofanti:
R. – Credo
sia la cosa più bella che si possa fare, perchè è veramente un continente in attesa
di questa Parola, che serve allo sviluppo integrale di tutti i popoli africani. In
particolare, la mia presenza qui in Togo è stata definita provvidenziale, perché proprio
in questi giorni si sta aspettando la costituzione di una Commissione nazionale della
riconciliazione. Ora, qui in Togo, dagli anni ’50, e poi anche dopo l’indipendenza
del Paese, ci sono stati degli scontri etnici. Quindi, adesso, sia il presidente della
Repubblica che tutti i ministri e i politici sono desiderosi di avviare definitivamente
una riconciliazione. E questo è importante. Tutti si attendono un contributo importante
da parte dei vescovi e della Chiesa cattolica in questo processo.
D.
– Qual è la situazione dell’Africa in questo grave momento di crisi economica mondiale?
R.
– Purtroppo, l’Africa soffre di riflesso questa crisi economica mondiale, provocata
dalla sete del profitto. E questa crisi finanziaria, naturalmente - è stato rilevato
- è stata provocata da fogli di carta. Quello che adesso soffrono i Paesi sviluppati
si riflette necessariamente anche sull’Africa. La mia speranza è che i Paesi africani
sappiano cominciare ad agire indipendentemente per il proprio sviluppo.
D.
– L’Africa aspetta quest’anno due importanti eventi: la visita del Papa in Camerun
e Angola, e il Sinodo per l’Africa. Quali le speranze?
R.
– Questa visita del Papa in due Paesi dell’Africa sarà importante per tutti gli altri
Paesi del continente, perché tutti staranno ad ascoltare. Quello che il Papa dirà
in Angola e Camerun varrà per tutti gli altri Paesi dell'Africa e questo - sono sicuro
- sarà un’ulteriore spinta per gli africani ad avere fiducia in loro stessi.