Il cardinale Bertone: l'Ue sia più attenta all'Africa e alla Terra Santa
Essere più partecipe delle esigenze degli altri continenti ed avere particolare attenzione
per l’Africa e la Terra Santa: è quanto il cardinale segretario di Stato Tarcisio
Bertone chiede all’Unione Europea incoraggiando le istituzioni politiche ed economiche
a mettere in questione consumismo e edonismo e a sostenere la vita e la famiglia.
Il porporato ha affrontato i temi che stanno a cuore alla Chiesa a livello internazionale
questa mattina, incontrando gli ambasciatori dell’Unione Europea nella sede dell'ambasciata
della Repubblica Ceca presso la Santa Sede, ai quali ha ricordato che per avere società
stabili e coese occorrono famiglie stabili. Il servizio di Tiziana Campisi:
“Bisogna
combattere la tentazione di stabilire contatti con i Paesi africani con l’esclusivo
obiettivo di trarne il maggior profitto possibile”, vanno rispettati dignità e diritti
inalienabili: questo si può fare per l’Africa, ha detto il cardinale Tarcisio Bertone
parlando agli ambasciatori dell’Unione Europea. “Occorre aiutare la soluzione dei
conflitti in corso – ha aggiunto – lottare contro le ingiustizie che li hanno provocati
e soccorrere le masse di profughi e di sfollati che soffrono e destabilizzano quel
continente”. La preoccupazione per l’Africa da parte della Chiesa Cattolica, ha spiegato
il porporato “ha la sua fonte ispiratrice nella communio di fede, di speranza e di
carità disegnata dal Vangelo”, per questo la Chiesa, nel condividere le sorti delle
popolazioni africane, ritiene necessario aiutarle “a divenire sempre di più … soggetti
e … protagonisti del proprio destino, nonché del proprio sviluppo culturale, civile,
sociale ed economico”. Da qui l’incoraggiamento del cardinale Bertone ai Paesi europei,
sulla scia di quanto scritto da Benedetto XVI al cancelliere tedesco Angela Merkel
in occasione del G-8 del 2007, “a rispettare gli impegni commerciali in favore dell’Africa”;
“a risolvere … i problemi del debito multilaterale di alcuni Paesi africani”; “ad
aiutare la nascita di un’agricoltura che garantisca la sicurezza alimentare”; “ad
investire nella sanità pubblica”; “a combattere il commercio di armi, il traffico
illegale di materie prime, il riciclaggio di denaro sporco, la fuga di capitali, la
corruzione di funzionari”. Ma ad interpellare l’Unione Europea è anche la realtà della
Terra Santa, ha detto il cardinale Bertone, dove non vi saranno soluzioni durevoli
e sostenibili prescindendo dall’ampio panorama medio-orientale. Per accostarsi alle
problematiche di quell’area geografica, per il porporato, occorre rispettare aspirazioni
ed interessi “legittimi di tutte le popolazioni coinvolte”, mentre “nella striscia
di Gaza è … prioritario garantire l’accesso degli aiuti umanitari destinati alla
popolazione civile ed insistere perché le parti in causa non si abbandonino alla logica
dello scontro e della violenza, ma seguano piuttosto la via del dialogo e del negoziato”.
Quanto all’Europa il cardinale Bertone invita a far memoria delle difficoltà attraversate
negli anni dai suoi diversi Paesi e delle conseguenze dei regimi comunisti, così come
incoraggia all’ascolto e al rispetto di quelle popolazioni che ne sono state soggette
allo scopo di affrontare sfide comuni. Infine il porporato ha raccomandato una maggiore
attenzione per le famiglie, esortando a politiche che ne rispettino e salvaguardino
i diritti. Sottolineando la stabilità che alle società deriva da coppie uomo-donna
unite in matrimonio dove viene curata l’educazione dei figli, il cardinale Bertone
ha concluso assicurando il contributo della Santa Sede a sostegno della vita e della
famiglia.