Appello alla pace al termine della plenaria dei vescovi dell'Africa dell'Ovest, in
Costa d'Avorio
I vescovi di 11 Paesi dell’Africa dell’Ovest francofona e lusofona, riuniti ad Abidjan
in Costa d’Avorio dal 3 febbraio scorso, hanno concluso ieri i loro lavori con un
accorato appello all’unità, alla pace e al rispetto dei processi elettorali. Ai dirigenti
e a tutti i cittadini dei loro Paesi, i vescovi lanciano l'invito a lavorare per la
promozione dell’integrazione, dell’unità e della pace con un impegno collettivo continuo,
ma anche in favore della giustizia sociale, del rispetto del bene comune, della spartizione
equa e armoniosa delle risorse. Invitano anche a difendere con fermezza il rispetto
della vita umana, il cui carattere è sacro dal concepimento fino al suo termine naturale,
ricordando che la persona umana è stata creata a immagine e somiglianza di Dio e,
dunque, la vita umana rimane inviolabile. I vescovi incoraggiano tutti ad essere cittadini
responsabili e al ricorso dei diritti civili per favorire l’organizzazione di elezioni
libere e trasparenti, per il loro svolgimento pacifico, e con l’accettazione e il
rispetto dei risultati. In un’Africa dove le elezioni sono occasione di contestazione
e violenze - che paralizzano la vita politica, economica e sociale, come nello Zimbabwe
- si capisce l’insistenza dei vescovi sul processo elettorale, che in molti Paesi
della regione, come nella stessa Costa d’Avorio, avrano luogo quest’anno. Infine,
i vescovi invitano tutti ad un impegno radicale. “Dobbiamo essere esigenti verso noi
stessi - affermano i vescovi dell’Africa dell’Ovest - essere esigenti nel chiedere
ai nostri dirigenti e a tutti coloro che si impegnano nella gestione della cosa pubblica,
un vero spirito di servizio e il buon governo in favore di uno sviluppo reale e solidale
nei nostri Paesi”. Questa plenaria è stata l’ultima della zona francofona, perché
la prossima, che avrà luogo nel 2010, sarà quella della nuova Associazione che raggrupperà
le Conferenze episcopali dei Paesi francofoni, anglofoni e lusofoni dell’Africa dell’Ovest,
cioè un’area che conta più di 240 milioni di abitanti. (Da Abidjan, Joseph Ballong)