2009-02-04 15:37:03

Eluana. Il cardinale Tettamanzi: ora si apra lo spazio della preghiera


Sono ore di dolore quelle che accompagnano la vicenda di Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo persistente da 17 anni, arrivata ieri nella clinica "La Quiete" di Udine. Il protocollo messo a punto da medici e legali prevede che Eluana sia alimentata e idratata per tre giorni. Poi un’equipe sanitaria di volontari dovrebbe iniziare le procedure di sospensione di idratazione e alimentazione. Il ministro italiano del Welfare Maurizio Sacconi ha reso noto che attualmente è in corso la valutazione dell’idoneità della clinica. Sono state chieste “alla Regione Friuli Venezia Giulia informazioni sul grado di abilitazione della casa di riposo”. Sul contesto normativo il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha detto che non è in discussione l’introduzione dell’eutanasia. Occorre – ha spiegato Napolitano - una legge sul testamento biologico che regoli i momenti finali della vita. L’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, ha inviato una lettera alle suore che hanno avuto Eluana in cura per 15 anni. In queste ore di “sofferenza, smarrimento, angoscia, speranza e preghiera” il porporato ribadisce il diritto alla vita, dal concepimento alla fine naturale: “Occorre stare dalla parte della vita in ogni stadio di sviluppo e in ogni condizione di esistenza”. Occorre salvaguardare i diritti degli ultimi – aggiunge - affinché non diventino “diritti deboli”. Vorrei – conclude il porporato - che “il clamore attorno ad Eluana cessasse e si aprisse lo spazio della preghiera, della riflessione”. (A cura di Amedeo Lomonaco) RealAudioMP3







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