2009-02-02 14:22:44

Religiose rapite in Kenya: il fratello di suor Caterina, Piero Giraudo: “Continuate a pregare”


“Tanta gente ci è vicina, sappiamo che tanti pregano per le nostre sorelle. Chiedo soltanto di continuare a pregare: Dio fa bene tutte le cose”. E’ l’appello lanciato da Piero Giraudo fratello di suor Caterina, rapita a novembre in Kenya, insieme alla consorella Maria Teresa Olivero, nella missione di El Wak. Sulle trattative per la liberazione delle due suore del Movimento contemplativo missionario di Cuneo “Padre Charles De Foucauld” c’è il silenzio stampa, come riporta l’agenzia Sir. “Siamo armati di speranza e di fiducia. Sono convinto che queste cose non avvengano per niente. Anche in questa vicenda ci sono risvolti positivi, come i tanti amici, parenti e persone che ci sono vicine con la preghiera, la solidarietà e l’affetto. L’attesa è faticosa perché le conclusioni sono imprevedibili, ma non abbiamo mai perso la fiducia, né siamo disperati, per grazia di Dio”, afferma Giraudo. Il rapimento prosegue, è “un’esperienza dura, di violenza e di grande dolore. È un dolore pensare a quello che provano le due sorelle, umiliate nelle loro persone e nell’attività che svolgevano in missione”. Suor Caterina Giraudo, racconta il fratello, insieme a suor Maria Teresa Olivero, “aiutava i bambini, le donne e gli anziani appartenenti ad etnie somale con la distribuzione di cibo e medicinali. Si occupava anche dei malati, persone colpite da epilessia, tubercolosi, malattie psichiche. Credo che le due suore non provino odio nemmeno per i sequestratori perché si tratta di persone povere anche nel cuore, senza obiettivi, senza luce né speranza. Questa è la loro forza che trasmettono anche a noi. In tal modo non siamo costretti solo ad aspettare, grazie a Dio c’è qualcosa di più”. (F.C.)







All the contents on this site are copyrighted ©.