Si chiude oggi il Forum Sociale mondiale a Belem, nell’Amazzonia brasiliana
C’è un economia che non conosce crisi, anzi coglie opportunità di espansione dalla
depressione mondiale: è l’economia solidale che in questi giorni al Forum Sociale
di Belem, in Brasile, ha presentato diverse proposte in assemblee affollate da un
pubblico di tanti Paesi. Esperienze concrete e realmente innovative che in Brasile,
ad esempio, occupano un milione e mezzo di persone. In campo alimentare sono previste
alleanze tra agricoltori e consumatori per sostenerre i piccoli produttori e contenere
in prezzi. Ma fa breccia anche nel nord, in Canada ad esempio, dove 700 ristoranti
hanno deciso di associarsi per difendere le aziende agricole locali adottandoli come
fornitori. L’agricoltura locale, insomma, va sostenuta. Nel 2007 in Europa solo il
4% della forza lavoro era collocata in questo settore, in Africa è il 65 per cento.
Il Forum ha chiesto all’Onu di smettere di concedere finanziamenti alle imprese multinazionali
per i loro aiuti alimentari. Si devono invece investire più risorse nell’agricoltura
familiare e nell’economia solidale. Sono quasi le stesse raccomandazioni fatte dal
Papa al vertice Fao del giugno scorso. Intanto, l’assemblea dei movimenti altermondialisti
ha deciso di mobilitarsi dal 28 marzo al 19 aprile a Londra per il vertice dei G20
dedicato alla crisi, a cui per la prima volta partecipa il nuovo presidente statunitense
Barak Obama. A poche ore dalla conclusione, il primo bilancio anche dalla nutrita
rappresentanza della Chiesa cattolica a Belem: oltre alla Conferenza episcopale brasiliana
e alla sua battagliera commisione pastorale della terra, che è in prima fila a fianco
degli indigeni nonostante le intimidazioni dei facenderos, ci sono anche missionari
e suore. C'è poi la rete Caritas presente con 150 delegati da 14 Paesi, il movimento
dei Focolarini, associazioni come le Acli e Libera. Il capo delegazione della Caritas
italiana, il vescovo di Altamura mons. Mario Paciello, ha formulato un giudizio positivo
sul Summit brasiliano, invitando gli organizzatori a non cedere alle tentazioni di
strumentalizzazione politica. Mons. Paciello ha invitato infine le realtà ecclesiali
presenti al Forum, a coordinarsi in futuro e a dare maggiore visibilità agli eventi
per una più efficace testimonianza dei valori evangelici. (A cura di Paolo Lambruschi)