L'uomo di fronte al male: incontro a Roma con mons. Forte e il prof. Celli
“L’uomo di fronte al male: quale speranza?”: è stato il tema dell’ incontro organizzato
dal Coordinamento dei collegi universitari di Roma in collaborazione con l’ Ufficio
diocesano per la Pastorale Universitaria, che si è svolto ieri sera nella capitale
al Teatro Argentina. Alla conferenza, che si va a collocare nell’ambito dell’iniziativa
“I giovedì culturali dell’Anno Paolino”, hanno partecipato mons. Bruno Forte, arcivescovo
della diocesi di Chieti-Vasto, e il prof. Pier Luigi Celli, direttore generale della
Luiss, Libera università internazionale degli studi Sociali Guido Carli. Il servizio
di Marina Tomarro:
Di fronte
al male si misura l’impotenza dell’uomo, la condizione tragica del suo esistere: solo
Dio può entrare nelle tenebre più fitte della miseria umana, redimere il dolore e
vincere la morte. Così mons. Bruno Forte si è rivolto ai numerosi
studenti universitari presenti ieri sera al Teatro Argentina:
“Il
male che devasta la terra non può spiegarsi soltanto con una possibilità dell’uomo;
è qualcosa che rimanda ad uno spirito cattivo, a Satana. Proprio per questo, nella
lotta fra il bene e il male, l’uomo, se resta solo, non ne esce; c’è bisogno di un
aiuto dell’Altro. Ecco allora la grande speranza: la speranza in un Dio che scommette
sull’uomo, che crede nell’uomo più di quanto l’uomo, a volte, non crede in Dio, e
proprio così rende l’uomo capace di una impossibile possibilità, che è quella di una
vera libertà, di un’autentica speranza”. Ma in che modo
questi giovani possono essere aiutati ad allontanarsi dal male scegliendo il bene?
Ascoltiamo ancora mons. Bruno Forte:
“Io direi proponendo
il bene con la testimonianza della vita, in una forma irradiante. Come amava ripetere
Paolo VI: 'i nostri giovani non hanno tanto bisogno di maestri, quanto di testimoni',
testimoni che, con la vita, con l’eloquenza della vita, col silenzio dei gesti – prima
ancora che con la parola – dicano che è bello vivere, è bello cercare e amare Dio,
è bello servire gli altri”.
E all’incontro era presente
anche il prof. Pier Luigi Celli, direttore generale della Luiss:
“Io
credo che il male più profondo del giovane d’oggi è quello di non capire bene che
cosa farà domani; quindi, la mancanza di speranza è la mancanza di futuro in realtà.
Quindi la capacità di saper leggere i tempi, che sono complicati, avendo scarse risorse
– e soprattutto scarsi appoggi dai più grandi – per capire quello che succederà”.