2009-01-30 15:11:09

"La bellezza della fede. Con i giovani in ascolto della vita": è il titolo del nuovo libro del cardinale Tettamanzi


Disagio giovanile ed emergenza educativa sono i temi cardine delle riflessioni che il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, affida al suo nuovo libro, dal titolo “La bellezza della fede. Con i giovani in ascolto della vita”. Presentato ieri a Roma, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, il volume raccoglie gli scritti del porporato dedicati ai giovani e affronta i molteplici aspetti della pastorale giovanile. Il servizio di Claudia Di Lorenzi:RealAudioMP3

Negli oratori e sui muretti, fra i banchi di scuola e nelle piazze, ovunque i giovani sono in cerca di Cristo, di quella gioia che appaga e della sola Speranza che salva. Così li racconta il cardinale Dionigi Tettamanzi, promotore nella sua diocesi di Milano di numerose occasioni di incontro. Ai tanti impegnati nella sequela di Cristo, come a coloro che apparentemente rifiutano la fede, il porporato si rivolge nel suo ultimo libro: un invito a perseguire la Verità, e con essa la bontà e la bellezza della vita, in ogni circostanza, anche nei momenti di prova e di fragilità. La riflessione del cardinale Tettamanzi:

 
“La vita può essere interpretata in una maniera bella, buona e vera, e può essere vissuta con delle scelte che sono l’espressione concreta in tutti i campi dell’esistenza di questa bellezza, bontà e verità, anche nelle situazioni più faticose. La fragilità è una sfida e non c’è nessuno come il giovane che è aperto alla sfida”.

Una proposta che si fa annuncio di rinnovamento e fra le pieghe della vita lascia intravedere la bellezza della fede. Ancora l’arcivescovo di Milano:

 
“La bellezza nella fede sta in una Persona e in un incontro con questa Persona. Per un credente, la bellezza incarnata è precisamente Gesù Cristo. Sant’Ambrogio diceva che, con la fede, Cristo lo si tocca, Cristo lo si abbraccia, proprio per dire che la bellezza della fede tocca la persona, la sua totalità e fa decidere la persona sul senso ultimo, accogliendo questo incontro e dando vita a questo dialogo”.

Un cammino verso l’incontro con Cristo, lungo il quale – osserva il porporato – decisivo si rivela il sostegno dell’adulto:

 
“Penso che i giovani aspettino questo. Certe volte sembreranno rifiutare questo incontro, in realtà dietro quel rifiuto si nasconde un’anima più profonda, in attesa che qualcuno, da amico autorevole, lo possa aiutare nella realizzazione dei suoi sogni, dei suoi interessi”.

E se l’incontro con Cristo svela al giovane la bellezza della fede, sorprendente è poi la scoperta della vera libertà:

 
“La libertà è bella, perché è responsabilità, perché è aprirsi agli altri, donare se stesso agli altri. La bellezza della libertà corrisponde anche ad una estrema serietà, quella appunto di essere una libertà liberata e una libertà liberante. Il che vuol dire che il giovane quando vive in pienezza la libertà come responsabilità è disposto anche ad affrontare difficoltà, sacrifici, rinunce, proprio perché ha davanti a sé un ideale esaltante, un ideale affascinante”.

A fronte dell’attuale crisi occupazionale, che colpisce in particolare i giovani, il cardinale Tettamanzi invita quindi ad uno stile di vita sobrio e solidale:

 
“Il problema riguarda la solidarietà, dove la solidarietà non è semplicemente qualcosa di economico, magari l’elemosina, ma fa riferimento alla giustizia vera e propria. Ma, soprattutto, solidarietà significa un legame reciproco, per cui tutti sono responsabili di tutti. In secondo luogo, ho segnalato la strada della sobrietà: quando uno è sobrio è capace anche di gesti, di attenzioni all’altro e di interventi concreti a favore dell’altro”.

Per tutti i giovani lontani dalla fede, e per coloro che nelle proprie famiglie vivono la mancanza di unità, il porporato invita infine a riscoprire il volto misericordioso di Dio, che è Padre, e della Chiesa, madre di tutti i fedeli.







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