2009-01-30 15:35:50

A Belem la denuncia di alcuni vescovi: minacciati perché sosteniamo indios e contadini


Al World Social Forum di Belem, ieri è stata la giornata della politica. L’assenza del presidente brasiliano Lula al meeting dei Sem Terra, insieme ai quattro leader progressisti del Sud America, ha segnato una rottura clamorosa tra il presidente ex operaio e i contadini. Il colombiano Evo Morales, l’ecuadoriano Correa, il paraguaiano Lugo e il venezuelano Chavez hanno incontrato invece i Sem Terra e rilanciato l’idea di una moneta unica per i loro Paesi con una nuova alleanza commerciale, L’Alba, che vada contro le politiche neoliberiste. Nelle sessioni di dibattito al Forum, la Caritas latino-americana in particolare, ha chiesto ai governi riforme rispettose dei diritti umani, e agli Stati Uniti di Obama un impegno per l’immigrazione e la lotta contro il narcotraffico. E’ stata ribadita la volontà di costruire uno sviluppo sostenibile per il subcontinente con la sua popolazione. In particolare, mons. Luis Azcona Hermoso, il vescovo di Marajó, diocesi amazzonica, ha denunciato di essere in pericolo di vita, insieme ad altri due vescovi e quattro religiosi. Sono sulla lista nera della mafia amazzonica dei latifondisti per le loro lotte contro lo sfruttamento di indios e contadini da parte dei “fazenderos”. Il vescovo Azcona, in particolare, si batte contro lo sfruttamento lavorativo e sessuale dei bambini indigeni. Vent’anni dopo la morte di Chico Mendes, il seringueiros dell’Amazzonia, chi si batte per i diritti umani nella foresta, rischia la vita mentre i killer generalmente restano impuniti. Intanto nell’ambito delle iniziative che, in varie parti del mondo, si stanno realizzando in concomitanza al Forum, padre Gianpaolo Salvini, direttore della nota rivista dei gesuiti Civiltà Cattolica, ha evidenziato che la Chiesa “non può disinteressarsi dei problemi ambientali” e che bisogna “aiutare a trovare il giusto atteggiamento dell’uomo di fronte alla natura, al pianeta e alle sue risorse”. Secondo il gesuita, riporta il Sir, la discussione attuale “è un allarme utile, anche per le religioni e la Chiesa, per riscoprire il senso della responsabilità umana che metta sì l’uomo al centro del creato, ma senza poterlo devastare a volontà”. Infine per padre Salvini, “il Trattato di Kyoto va bene, ma non è sufficiente. Sarà necessario anche un impegno personale per modificare lo stile di vita e il tipo di consumi. Un’etica, quindi, del sistema economico e un’etica personale”. (Da Belem, Paolo Lambruschi)RealAudioMP3







All the contents on this site are copyrighted ©.