Al Forum economico di Davos l’Onu chiede aiuti per la Striscia di Gaza
Sono 613 i milioni di dollari destinati alla Striscia di Gaza, chiesti oggi dal segretario
generale dell’Onu, Ban Ki-moon, alla comunità internazionale nel corso del suo intervento
al World Economic Forum di Davos. “I bisogni della popolazione di Gaza sono immensi
e molteplici” ha detto il numero uno del Palazzo di Vetro che ha invitato a “rendere
duraturo il cessate-il-fuoco” di fronte al riaffiorare di nuove tensioni nella zona.
Dalla Svizzera intanto giungono rassicurazioni sull’economia di Eurolandia, il commissario
europeo agli Affari Monetari, Joaquin Almunia ha gettato acqua sul fuoco riguardo
ad eventuali spaccature dei Paesi dell’Ue per la crisi economica. Proprio questo tema
ieri ha dominato la prima giornata di lavori e in particolare gli interventi del premier
cinese Wen Jiabao e il suo omologo russo, Vladimir Putin. Il primo ha parlato del
“duro colpo” incassato dall’economia cinese per la crisi dei mutui americani ed ha
puntato il dito contro i Paesi che “hanno adottato un modello di sviluppo caratterizzato
da un risparmio debole tutto concentrato sul lungo periodo e dai consumi”. Un invito
a non cadere “nell’isolazionismo e nell’egoismo economico” è giunto dal premier russo
Putin che si è mostrato poco favorevole ai pacchetti di salvataggio pubblici, invitando
invece la comunità internazionale a lavorare per creare una rete in grado di gestire
il mercato dei prezzi. (B.C.)