Gaza: attacco palestinese e rappresaglia israeliana mettono a rischio la tregua
La fragile tregua tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza è stata rotta oggi da
un attacco palestinese contro una pattuglia di soldati, che ha causato l'uccisione
di un militare e il ferimento di altri tre, uno dei quali è grave. Israele ha reagito
con un'incursione all'interno della Striscia - durante la quale un palestinese è stato
ucciso - e con la chiusura di nuovo dei valichi con Gaza tramite i quali passano gli
urgenti aiuti umanitari alla popolazione della Striscia. Il ministro della Difesa
israeliano, Barak, che ha definito “intollerabile" l'attacco, ha assicurato che Israele
reagirà nei modi che riterrà opportuni. L'attacco segna negativamente la giornata
di arrivo nella regione dell'inviato Usa in Medio Oriente, George Mitchell, e di quello
dell'Ue, Javier Solana. Sia Hamas che la Jihad Islamica si sono dichiarati estranei
all'attacco, ma al tempo stesso hanno accusato di Israele di aver ripetutamente violato
il cessate-il-fuoco di fatto in vigore nell'area dalla conclusione dell'offensiva
militare di Israele contro Hamas a Gaza.
Iran Dodici agenti delle
forze di sicurezza iraniane sono stati uccisi in un'imboscata nel sudest del Paese,
vicino al confine con il Pakistan. Il furgone sul quale viaggiavano gli agenti è stato
attaccato da banditi vicino al valico di confine di Mirjaveh mentre portava rifornimenti
a postazioni delle forze iraniane. I responsabili dell'imboscata sono riusciti a fuggire
verso il confine pakistano. L’agguato, avvenuto domenica, è stato reso noto solo oggi.
Iraq Domenica
prossima, quando circa 15 milioni di iracheni saranno chiamati alle urne, in Iraq
sarà festa nazionale, e anche lunedì. Dalle 22 di sabato alle 5 di domenica prossima,
sarà imposto il coprifuoco e nei due giorni saranno molto rigide le misure di sicurezza:
chiusura dei valichi di frontiera del Paese, degli aeroporti e dei passaggi tra le
varie province, sospensione del porto d'armi per i privati, limitati i movimenti dei
veicoli privati. Gli elettori saranno chiamati a scegliere tra oltre 14.400 candidati
per 440 seggi dei Consigli provinciali di 14 delle 18 province irachene. Rimangono
fuori dalla consultazione le tre province autonome curde e quella della contesa città
di Kirkuk.
Yemen C'è stata una sparatoria lunedì sera vicino all'ambasciata
americana a Sanaa, poche ore dopo che l'ambasciata stessa aveva fatto sapere che si
temevano attacchi terroristici: lo fa sapere oggi un portavoce del Pentagono, confermando
che nessuno è rimasto ferito e che tre persone sono state arrestate. “Ai cittadini
americani che si trovano in Yemen - si legge in una nota d'ambasciata - si raccomanda
di stare attenti, di osservare misure di massima prudenza in tutte le zone frequentate
da occidentali e di evitare luoghi affollati e dimostrazioni pubbliche”. L'ambasciata
americana, comunque, resta aperta.
Brasile e Italia sul caso Battisti L'Italia
ha deciso di richiamare per consultazioni l'ambasciatore in Brasile. La decisione
è stata presa in seguito alla decisione del procuratore generale della Repubblica
brasiliana, Antonio Fernando de Souza, di archiviare il processo di estradizione in
Italia di Cesare Battisti. Il procuratore De Souza ha dichiarato che Battisti non
è più estradabile perchè ha ottenuto dal ministro della Giustizia, Tarso Genro, lo
status di rifugiato politico. L'anno scorso lo stesso procuratore De Souza aveva dato
parere positivo riguardo all'estradizione di Battisti.
Grande raduno di
iraniani a Bruxelles Per festeggiare la decisione dei ministri degli Esteri
della Ue, che ieri hanno cancellato la loro organizzazione dalla lista nera delle
organizzazioni terroristiche, i Mujaheddin del popolo (Ompi) hanno promosso per oggi
a Bruxelles una manifestazione europea. Attese almeno tremila persone davanti alla
sede del Consiglio Ue. Il governo iraniano è insorto oggi contro la decisione sostenendo
che “incoraggia il terrorismo". La decisione dei ministri Ue ha fatto seguito a diversi
pronunciamenti della Corte del Lussemburgo. L'Ompi - fondata nel 1965 con l'obiettivo
di rovesciare il regime dello Scià rifacendosi ad un Islam moderato - figura tuttora
nella lista nera degli Usa.
In Italia continua la battaglia legale sul doloroso
caso Englaro “Una visione restrittiva e singolare del concetto di eutanasia”.
Così l’Associazione Scienza e vita commenta la sentenza di ieri del Tar della regione
Lombardia di accogliere il ricorso presentato dal padre di Eluana Englaro, e di annullare
il provvedimento con cui la regione, il 3 settembre scorso, ha negato alle strutture
sanitarie la possibilità di sospendere alimentazione e idratazione alla donna in stato
vegetativo persistente da 17 anni. ”La sentenza del Tar non inficia il mio atto di
orientamento al Servizio sanitario nazionale”, afferma il ministro del Welfare, Sacconi,
mentre il presidente della regione Lombardia, Formigoni, fa sapere che sta valutando
il ricorso al Consiglio di Stato. Sentiamo al microfono di Gabriella Ceraso,
Gianluigi Gigli consigliere nazionale di Scienza e vita:
R. -
Ciò che colpisce, nella sentenza del Tribunale amministrativo (Tar), è che esso, appunto,
non si occupa degli aspetti amministrativi del ricorso a suo tempo presentato dal
papà di Eluana Englaro: non entra, in altre parole, nel merito di eventuali irregolarità
amministrative.
D. - E su cosa si sofferma invece?
R.
- Su quelli che sono i diritti della persona, e addirittura su quelle che sono le
definizioni dell’eutanasia. E lo fa, appunto, sposando completamente le tesi dell’autodeterminazione
come diritto di libertà assoluto e dell’eutanasia solo come eutanasia attiva.
D.
- Sembra che comunque tutto ruoti sul concetto che acqua e cibo siano terapia…
R.
- Il Tribunale amministrativo della regione lombarda va addirittura oltre: secondo
il nostro ordinamento - dice il Tar della Lombardia - se la morte la si causa con
una fiala, è eutanasia; se invece la morte la si causa sospendendo l’acqua e il cibo,
non si sta commettendo eutanasia. E’ una visione abbastanza restrittiva e singolare
del concetto di eutanasia, che i giudici del Tar hanno ritenuto opportuno coniare,
dando sfogo alla loro creatività.
Islanda Il
presidente della Repubblica islandese, Olafur Ragnar Grimsson, ha affidato questa
mattina l’incarico di formare un nuovo governo alla leader socialdemocratica, Ingibjorg
Gisladottir, dopo che ieri il primo ministro, Geir Haarde, aveva annunciato le dimissioni
del proprio governo. Il premier dimissionario ha fatto sapere che la coalizione di
maggioranza si è sciolta sotto la pressione della crisi finanziaria. A tre mesi dall'inizio
della gravissima crisi che ha investito il Paese, e con il crescere delle proteste
popolari, la coalizione di governo al potere è andata in frantumi. La leader Gisladottir,
accogliendo il mandato, ha espresso la volontà di arrivare al più presto ad una rapida
conclusione.
Grecia Gli agricoltori greci mantengono oggi, per il
nono giorno consecutivo, i blocchi sulle principali vie di comunicazione terrestri
e ai confini con Bulgaria, Macedonia e Turchia, dopo che ieri avevano respinto definitivamente
il pacchetto di aiuti del governo per 500 milioni di euro. I lavoratori in lotta terranno
oggi nuove assemblee per coordinare le azioni. Il premier Costas Karamanlis ha avvertito
ieri i lavoratori che è “imperativo" riaprire tutte le strade bloccate da sud a nord
e i valichi di frontiera. E il ministro dell'Agricoltura, Sotiris Hatzigakis, dopo
l'infruttuoso incontro di ieri ad Atene, ha affermato che se gli agricoltori non accettano
il pacchetto allora la questione “passerà ad un altro ministero", con riferimento
a possibili azioni della giustizia o delle forze dell'ordine.
Montenegro Le
elezioni anticipate in Montenegro si terranno il 29 marzo prossimo. L’annuncio oggi
della data per il voto anticipato fa seguito allo scioglimento del parlamento di Podgorica
deciso ieri sera dai deputati. Sembra si tratti di una mossa politica voluta dal governo:
al primo punto del suo programma, pone l'ingresso del Paese nell'Ue e vorrebbe avere
a disposizione un mandato intero di quattro anni. L'opposizione accusa invece il governo
di affrettare i tempi delle elezioni per evitare che le conseguenze della crisi economica
internazionale, facendosi sempre più evidenti, provochino un calo della sua popolarità.
Kenya Arrestato
questa mattina il presunto secondo responsabile dell’omicidio di padre Giuseppe Bertaina,
il missionario italiano ucciso il 16 gennaio nell'Istituto di Filosofia dei missionari
della Consolata nella capitale del Kenya. La polizia è arrivata all’uomo grazie alle
rivelazioni del principale indiziato arrestato ieri sera a Nairobi. I due avrebbero
confessato che il movente dell'omicidio era il furto del denaro custodito presso l'istituto.
Subito dopo l'omicidio, la polizia aveva arrestato una donna, complice dei tre uomini,
che aveva con sé i libretti degli assegni del religioso.
L'amministrazione
Obama punta su ambiente ed energia per uscire dalla recessione Il presidente
statunitense, Barack Obama, lancia la nuova politica ambientale degli Stati Uniti:
riduzione delle emissioni e indipendenza energetica i punti fondamentali per il rilancio
economico degli USA. Mentre sul fronte della diplomazia internazionale, è il Medio
oriente la priorità individuata dal neo segretario di Stato, Hillary Clinton. Il
servizio di Stefano Leszczynski:
Barack
Obama l’aveva annunciato in campagna elettorale: l’uscita dalla recessione economica
passa anche attraverso nuove politiche ambientali ed energetiche. Il nuovo "strappo"
rispetto alla precedente amministrazione americana è stato formalizzato dal presidente
che ha annunciato i punti di quello che viene definito ormai il new deal "verde".
Indipendenza dal petrolio straniero e alti standard di efficienza energetica per le
auto in vigore dal 2011. “Il nostro obiettivo non è di porre nuovi ostacoli ad una
industria già in pesanti difficoltà - ha sottolineato Obama parlando del settore automobilistico
- bensì quello di aiutare i costruttori americani a prepararsi per il futuro”. Obama
ha lasciato chiaramente intendere che il cambiamento di linea sull’ambiente non sarà
solo interno agli USA, ma riguarderà anche la politica internazionale. E proprio ieri
è arrivata la nomina da parte del segretario di Stato, Hillary Clinton, di Todd
Stern, protagonista dei negoziati sul Protocollo di Kyoto, ad inviato speciale per
i mutamenti climatici. La giornata di ieri ha segnato anche il debutto mediorientale
della nuova amministrazione con l'inizio della missione dell’inviato speciale Mitchell
in Israele, Cisgiordania, Egitto, Giordania, Arabia Saudita. Nella sua
prima intervista rilasciata ad una televisione araba, il canale satellitare al-Arabiya,
il presidente Obama ha assicurato che s’impegnerà "energicamente e consistentemente"
nel raggiungere risultati concreti per la pace ed ha invitato israeliani e palestinesi
a tornare al tavolo dei negoziati.
Filippine I
tre operatori della Croce rossa internazionale, rapiti nel sud delle Filippine il
15 gennaio scorso, hanno telefonato ad alcuni colleghi assicurando di stare bene e
in buona salute. Secondo le forze dell’ordine, sarebbero stati sequestrati da un gruppo
di militanti guidati da un'ex guardia penitenziaria, che li ha poi consegnati ai terroristi
di Abu Sayyaf, legati ad Al Qaeda. Sembra certo che i tre ostaggi - l’italiano Eugenio
Vagni, lo svizzero Andreas Notter e la filippina Mary Jean Lacaba-Aeschlimann - vengano
spostati in continuazione.
Sri Lanka Almeno 145 civili sono rimasti
uccisi nel mese di gennaio nel nord dello Sri Lanka, nel corso di combattimenti fra
l'esercito e i ribelli separatisti Tamil. Lo ha riferito la Bbc citando una fonte
ospedaliera. Intanto, proseguono i combattimenti al nord, con i militari governativi
che stringono il cerchio intorno ai ribelli delle Tigri di liberazione dell'Eelam
tamil. Domenica scorsa, è caduta l'ultima città controllata dai separatisti, il porto
di Mullaittivu. I ribelli controllano ormai solo un'area di 300 chilometri quadrati
di foreste e villaggi, dove vivono 230 mila abitanti, presi in mezzo dai combattimenti.
(Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Francesca Ciacci)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 27 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
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