Le POM australiane sostengono in Vietnam una casa di accoglienza per neonati
Combattere gli aborti accogliendo e curando i bambini appena nati e aiutando le neo-mamme:
è l’intento delle Pontificie Opere Missionarie (POM) australiane che hanno potenziato
il sostegno al centro “Casa della Carità”, in una delle diocesi più povere del Vietnam.
Il centro è sorto per accogliere i bambini “non voluti”, scoraggiando gli aborti e
offrendo un consistente aiuto a famiglia molto povere che – temendo di non poter accudire
dignitosamente i propri figli o di condannarli alla morte per fame – spesso pensano
all’interruzione volontaria della gravidanza. La “Casa della Carità” - riferisce l'agenzia
Fides - è gestita attualmente da sei suore e dieci volontarie che si prendono cura
di 30 fra neonati e bambini abbandonati o affidati dalle famiglie. Il Centro intende
pian piano ampliarsi, accogliendo fino a 200 bambini. La responsabile, suor Mary Nguyen
Thi Tha Mai, che ha un’esperienza di 40 anni dedicati all’infanzia, ha messo insieme
energie e risorse umane ed economiche per aprire il Centro. Grazie all’incoraggiamento
della Chiesa locale e soprattutto al sostegno dall’estero, come quello delle POM australiane,
è stato possibile realizzare il progetto. Le POM sostengono la Casa con un contributo
di circa 5 mila dollari australiani al mese. (A.M.)