Costa d'Avorio: la crisi politica e morale del Paese al centro della plenaria dei
vescovi
“Il ruolo della Chiesa cattolica è di guidare i fedeli alla vera virtù. E non di fare
politica”: è quanto ha affermato il nunzio apostolico della Costa d’Avorio, mons.
Madta Ambroise all’apertura della 87.ma assemblea plenaria ordinaria della Conferenza
episcopale ivoriana apertasi al centro diocesano di Yamoussoukro. “E’ strettamente
vietato a tutto il clero di interessarsi di affari politici – ha aggiunto mons. Ambroise
– nella Chiesa deve soffiare un dinamismo nuovo in materia di evangelizzazione. Dobbiamo
tutti contribuire alla ricostruzione di questo Paese”. Per il nunzio apostolico la
Chiesa cattolica, in questo periodo di crisi che sta attraversando la Costa d’Avorio,
deve offrire lezioni di pace, amore e unità nel cuore degli ivoriani. “La crisi ivoriana
ha molteplici sfaccettature – ha affermato mons. Joseph Aké, arcivescovo di Gagnoa
e presidente della Conferenza episcopale della Costa d’Avorio – essa è alla volta
politica, economica e sociale ed anche una crisi morale e spirituale. Abbiamo bisogno
– ha proseguito il presule di unire le nostre forze per superare tutti i mali nella
Costa d’Avorio”. Per mons. Aké, dopo il voto espresso il 30 novembre dello scorso
anno, è rimasto l’interrogativo sulla crisi che sta attraversando il Paese che vede
la sua popolazione esasperata dalla povertà. Nel corso dei lavori, ieri, è stato poi
reso noto l’imminente inizio dei lavori per la costruzione di un ospedale internazionale
cattolico ad Abidjan. Si tratta, ha detto il nunzio apostolico, di un vecchio progetto
che era stato fortemente voluto dal presidente Félix Houphouet Boigny, scomparso nel
’93. (T.C.)