2009-01-22 16:34:08

Filippine: movimento per il dialogo e la pace a Mindanao


Proporre in tutto il mondo il modello della “vita in dialogo”, finalizzato alla condivisione esperienziale tra persone di differenti culture, religioni e tradizioni; un paradigma da diffondere nelle Filippine meridionali e nelle aree di conflitto mondiali. È questo il fine del progetto globale promosso dal movimento per il dialogo “Silsilah” (“catena”), operante nelle Filippine del Sud, in una zona in cui – come riferisce l’agenzia Fides - vivono a stretto contatto cristiani e musulmani. L’impegno per “la vita in dialogo” è stato riaffermato dalla nuova presidente del Movimento, Aminda Sano, durante l’illustrazione delle diverse iniziative e dei corsi di formazione proposti da “Silsilah” presso il “Villaggio dell’Armonia”, nella città di Zamboanga, e in altre località sull’isola di Mindanao, la seconda in ordine di grandezza delle Filippine. “L’amore verso il prossimo, mostrato nello slancio di accoglienza e carità verso l’altro, è un’importante caratteristica e una mirabile sintesi dello stile di vita in dialogo”, ha sottolineato la presidente di “Silsilah”, che continuerà a svolgere la sua opera di sensibilizzazione delle coscienze, di formazione nelle scuole e negli istituti cristiani e musulmani, nel dialogo con le autorità civili. Mentre Mindanao è attraversata da un conflitto fra gruppi autonomisti islamici ed esercito regolare – riacutizzatosi nei mesi scorsi – un recente incontro organizzato da “Silsilah”, svoltosi a Davao, capitale dell’isola di Mindanao, ha riaffermato l’impegno per la “vita in dialogo”. Vi hanno partecipato leader cristiani e musulmani, imam, sacerdoti e religiosi, laici cattolici, insegnanti e catechisti, rappresentanti di associazioni della società civile. In un unico coro, tutti si sono trovati d’accordo sul fatto che la pace a Mindanao debba partire dal basso, dalla spinta della popolazione alla sensibilizzazione dei responsabili civili, religiosi e politici. L’incontro è stato un importante momento di confronto e di condivisione, in cui i partecipanti hanno esposto le loro motivazioni, convinzioni e speranze, condividendo le impressioni con persone di altre culture e religioni, all’insegna del reciproco rispetto e della comune volontà di costruire riconciliazione e pace nella variegata società delle Filippine del Sud. (ADG)







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