2009-01-22 16:42:29

Epidemia di colera fuori controllo nello Zimbabwe: si aggrava il bilancio delle vittime


È ormai fuori controllo l’epidemia di colera che dallo scorso agosto si propaga in Zimbabwe. Il bilancio dei decessi ha raggiunto i 2.755 morti, mentre le persone che hanno contratto la malattia sono oltre 48 mila. L’aggravarsi della situazione è stato riconosciuto anche dal presidente Mugabe che fino a dicembre aveva negato l’esistenza dell’epidemia. Una risposta adeguata all’emergenza è infatti mancata proprio da parte delle istituzioni dello Zimbabwe, alle prese con una profonda crisi politica che sarà al centro di un vertice che si terrà lunedì a Pretoria, in Sud Africa. La riunione è stata convocata dalla Comunità di Sviluppo dell'Africa Australe per mettere fine all’empasse nel quale versa il Paese nonostante l’accordo di massima per un governo di coalizione tra il presidente Mugabe e il leader dell’opposizione Tsvangirai.

Congo: offensiva contro i ribelli hutu
Imponente operazione militare nella Repubblica Democratica del Congo: circa 4 mila soldati ruandesi, con l’appoggio delle truppe congolesi, sono entrati ieri nella regione del nord Kivu per scovare i ribelli hutu del Ruanda, riuniti nelle Forze democratiche di liberazione. L’annuncio è stato dato ieri sera dal portavoce militare della missione dell'Onu nel Paese (Monuc) che coordina l’offensiva. Al momento una colonna di circa 1500 uomini è in marcia verso la località di Masisi, una delle roccaforti dei ribelli dell'Fdlr, obiettivo dell'operazione congiunta senza precedenti.

Russia–Ucraina: crisi del gas
Sembra giunta alla fine la crisi del gas tra Russia e Ucraina. Le forniture si stanno normalizzando e segnali di distensione giungono dai Paesi che nei giorni scorsi avevano subito pesanti conseguenze, non solo sulle riserve energetiche ma anche sull’economia. Sentiamo Giuseppe D’Amato:RealAudioMP3


Il gas russo è finalmente arrivato nei Balcani e nell’Europa centrale; le conferme giungono dalle compagnie energetiche nazionali. Non ci sono stati i tanto temuti guasti, il sistema delle condotte è rimasto per dodici giorni quasi senza pressione. Numerosi tecnici russi ed ucraini avevano lanciato l’allarme: ci vorranno ancora 24-48 ore per tornare alla completa normalità. In numerosi Paesi, l’energia è stata razionata ed il riscaldamento funzionava per un numero limitato di ore; in Slovacchia, ad esempio, decine di fabbriche sono state costrette a fermare la produzione. Quanto l’Ucraina pagherà per le forniture di metano russo non è per niente chiaro; “siamo vincitori, abbiamo ottenuto ottime condizioni” ha sottolineato il premier ucraino Tymoshenko. Mosca e Kiev si sono ufficialmente accordate per il prezzo di mercato, meno uno sconto del 20%; in pratica, 380 dollari per mille metri cubi. La Tymoshenko ha invece affermato che il gas costerà 228 dollari; il presidente Iushenko si definisce deluso, i russi non commentano. La Repubblica Ceca – presidente di turno dell’Ue – teme nuove prossime crisi.
 
Kosovo-Serbia
Si riaccende la tensione tra il Kosovo e la Serbia a quasi un anno di distanza dalla proclamazione unilaterale d'indipendenza di Pristina da Belgrado. Ieri si è ufficialmente insediata la nuova Forza di sicurezza in Kosovo sostenuta dalla Nato. Si tratta di un primo nucleo di un esercito composto da 2.500 uomini e 800 riservisti. Per le autorità serbe la forza è da considerarsi “illegale e contraria alle delibere delle Nazioni Unite”.

Iraq
Ancora violenze in Iraq. un civile iracheno è stato ucciso e altri due sono stati feriti stamani da un'autobomba a Baghdad, esplosa al passaggio di una pattuglia militare statunitense. Oggi nel Paese del Golfo sono poi stati resi noti dati dall’amnistia generale, approvata dal parlamento iracheno lo scorso febbraio. A beneficiarne sono stati oltre 127 mila i detenuti. L’amnistia, considerata come un ulteriore passo par la pacificazione nazionale, non includeva reati connessi al terrorismo, alla corruzione finanziaria e al genocidio.

Pakistan
E’ stato arrestato a Peshawar, nel nord ovest del Pakistan, Zabi ul-Taifi, un esponente di Al Qaida ricercato nell'ambito dell'inchiesta sugli attentati di Londra del 7 luglio 2005. Nella stessa operazione sono stati catturati altri sei estremisti islamici.

Algeria
Algeria alle prese con un’ondata eccezionale di maltempo che nelle ultime 48 ore ha causato 15 morti e più di 40 feriti. Secondo la stampa algerina, 500 abitazioni sono state distrutte o danneggiate dalle forti piogge che si sono abbattute su tutto il Paese. Da ottobre sono più di 120 le persone uccise in Algeria per le frane, gli incidenti stradali e per il crollo di abitazioni causati dal maltempo.

Cina
In Cina due persone sono state condannate a morte per lo scandalo del latte alla melamina, una sostanza tossica che fa aumentare artificialmente il valore proteico del latte. La contraffazione aveva provocato la morte di almeno sei bambini e ne aveva fatti ammalare circa 300mila. E’ stata emessa anche la condanna all’ergastolo per l’ex-presidente della Sanlu, una delle ditte produttrici del latte in polvere. Agli altri 18 imputati sono state inflitte pene minori. Lampedusa
Una cinquantina di migranti sono fuggiti dal centro di prima accoglienza (Cpa) di Lampedusa. I fuggitivi sono riusciti a scavalcare la recinzione dalla zona posteriore del Cpa, mentre davanti all'ingresso principale gli abitanti dell'isola inscenavano una manifestazione contro la decisione del ministro dell'Interno Roberto Maroni che prevede di trattenere a Lampedusa tutti i migranti sbarcati in queste settimane in attesa del loro rimpatrio. La polizia ha già rintracciato circa 40 immigrati. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)  Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 22
 E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.