Rischia la chiusura l’ospedale Mater Dei di Bulawayo, nello Zimbabwe
25 mila euro è l’importo della donazione al Mater Dei Hospital di Bulawayo, nello
Zimbabwe, da parte dell'associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS). L’aiuto urgente
– di cui riferisce l’agenzia Zenit - è arrivato in risposta ai crescenti timori di
chiusura della struttura, che ha 170 posti letto ed è uno dei pochi ospedali rimasti
aperti nella città - la seconda per importanza nel Paese africano - a causa della
crisi che ha colpito i nosocomi pubblici, privando dello stipendio i medici statali,
che sono scesi in sciopero. Mons. Martin Schupp, amministratore apostolico di Bulawayo,
ha scritto che "in città gli ospedali governativi funzionano a malapena e il Mater
Dei Hospital è l'unico luogo in cui si possa ottenere qualche standard di assistenza
medica". Fondato nel 1952 dai Missionari francescani britannici della Divina Maternità,
l’ospedale cattolico affronta tuttavia una grave crisi economica, soprattutto perché
molti medici e molte infermiere abbandonano il Paese per cercare migliori condizioni
di vita all'estero. I fondi donati da ACS aiuteranno a pagare gli stipendi dei medici
e i medicinali fondamentali, di modo che l'ospedale possa continuare a fornire la
sua ampia gamma di servizi, tra cui quello pediatrico, il reparto maternità, l'ostetricia
e il pronto soccorso. Con l'aiuto di ACS e con le sovvenzioni che si attendono da
altre organizzazioni, la struttura non dovrà più costringere i pazienti a pagare per
le prestazioni. "Come istituzione cattolica, sentiamo che non dovremmo mandare via
gli ammalati solo per motivi economici", ha sottolineato il portavoce dell'ospedale.
(R.G.)