2009-01-20 14:33:20

La vedova del missionario cristiano ucciso 10 anni fa in Orissa chiede di pregare per l'India


Sono passati 10 anni dalla notte del 22 gennaio 1999, quando estremisti indù bruciarono vivi il missionario cristiano australiano Graham Stewart Staines e i figli Philip e Timothy di 9 e 7 anni, mentre dormivano nella loro auto nel villaggio di Manoharpur, nel distretto di Keonjhar ad Orissa. La vedova Gladys Staines è tornata in Orissa, insieme alla figlia superstite Esther e sulle recenti violenze anticristiane nel Kandhamal ha manifestato all'agenzia AsiaNews il suo “cordoglio e il dolore per i perseguitati e le loro sofferenze”. Giovedì ci sarà una messa di commemorazione a Monoharpur, sul luogo dell’assassinio. La mattina del 23 sarà tenuto un servizio di preghiera presso la Missione Baripada, che si concluderà con l’inaugurazione della nuova Hall di fisioterapia. Gladys Steins ha voluto condividere la sua solidarietà con le vedove per le persecuzioni del Kandhamal. "In Gesù è la fonte di ogni consolazione e forza - ha detto - Dio ci dà la forza per sostenere la nostra croce e vivere secondo la Sua volontà. La nostra vita e il lavoro sulla terra debbono rispondere alla Sua santa volontà. Alle sorelle del Kandhamal che pure hanno perso i mariti per amore di Cristo, dico di essere forti, perché Cristo sarà per loro sostegno, compagnia, guida e forza. Quando Dio è con noi, nulla può essere contro di noi. Sono con loro nella preghiera, condivido la loro sofferenza e desidero incoraggiarle con la speranza…. può esserci dolore e tristezza, ma è importante non come viviamo, ma se noi siamo secondo la volontà di Dio. Ho perdonato perché ho prima ricevuto il perdono di Cristo nella mia vita, voglio solo condividere questa presenza. Sosteniamo con la preghiera e la solidarietà le vedove del Kandhamal. Dio, nella Sua infinita saggezza, permette la sofferenza per renderci più forti. Occorre pregare ed essere solidali, per dare loro forza”. “Alla gente di tutto il mondo voglio dire: Non abbandonare la speranza, pregate per l’India”. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.