2009-01-20 13:48:40

Bombe lacrimogene contro la nunziatura apostolica di Caracas. Il gesto rivendicato da un gruppo filogovernativo


Momenti di tensione alla nunziatura apostolica di Caracas, in Venezuela. Due notti fa, diversi ordigni sono stati lanciati contro la sede diplomatica vaticana senza causare danni. L’azione è stata rivendicata da un gruppo filogovernativo. Il servizio di Luis Badilla:RealAudioMP3


Ancora gesti vandalici contro la nunziatura apostolica a Caracas: la notte tra domenica e lunedì, sconosciuti hanno lanciato contro la sede diplomatica cinque bombe lacrimogene senza provocare, per fortuna, né vittime nè gravi danni materiali. Il 14 febbraio dello scorso anno, c’era stato già un attacco, condannato duramente in una dichiarazione della Conferenza episcopale, che denunciava la crescita di "un clima di violenza in diverse regioni del Paese" e, al tempo stesso, richiamava "alla calma, alla serenità e al dialogo". Questa volta, secondo la stampa locale, episodi simili si sono verificati anche davanti all'abitazione del direttore dell'emittente dell'opposizione "Rctv", Marcel Granier, e di fronte all'Università centrale.
 
Le stesse fonti affermano che dopo l'attacco, davanti la Nunziatura è stato trovato un volantino firmato dal gruppo filogovernativo "La Piedrita", che definisce ''vigliacca'' la Chiesa cattolica. Il documento aggiunge: ''La nostra organizzazione rivoluzionaria non riconosce il vertice ecclesiastico della Chiesa, traditrice delle vere lotte del popolo venezuelano”'. Da ricordare che nella sede diplomatica, che non è protetta dalla polizia, è ospitato dal 2007 l'ex leader studentesco, Nixon Moreno, accusato di tentata aggressione a una agente della polizia venezuelana. Il clima politico nel Paese sudamericano è teso soprattutto per l’importante referendum del 15 febbraio prossimo, che dovrà accettare o rifiutare la rielezione illimitata del presidente, Hugo Chavez.







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