2009-01-19 15:13:45

In crescita le visite dei pellegrini alla casa-prigione di San Paolo a Roma


Nell’Anno Paolino, numerosi sono i pellegrinaggi verso i luoghi di culto dell’Apostolo delle genti: dalla fine dello scorso giugno, la Basilica di San Paolo ha visto affluire in media 5000 persone al giorno. Tra gli altri itinerari da visitare a Roma, la cripta della chiesa di Santa Maria in Via Lata a Via del Corso, che la tradizione riconosce come casa di Paolo di Tarso nei due anni di prigionia. Quali sono le fonti che confermano la presenza della casa di San Paolo in questo luogo? Al microfono di Alessandra De Gaetano don Franco Amatori, rettore della chiesa:RealAudioMP3


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R. – E’ una tradizione che viene raccolta e che è documentata da una lettera di un monaco del 1513 e da un’altra lettera di un altro monaco del 1517, le quali dicono che questa era la casa di San Luca, dove poi sarebbe passato anche San Pietro e che poi sarebbe stata la casa della prigione di San Paolo, in libertà vigilata, con un soldato di guardia per due anni.

 
D. – Quali sono gli elementi conservati, che testimoniano la presenza di San Paolo in questo luogo?

 
R. – Una lapide che ricorda il saluto di Paolo ai Colossesi: “Memores estote vinculorum meorum”, "ricordatevi delle mie catene". Poi c’è una colonna antica dove è stata aggiunta l’iscrizione che rileviamo da Paolo nella seconda lettera a Timoteo, e cioè “Io sono prigioniero, come un malfattore, ma la parola di Dio non è incatenata”. In più ci sono resti di affreschi. La Madonna con Bambino, con Pietro e Paolo, sono uno schema certamente di un dipinto antico, restaurato, ma con un restauro pesante, cioè rifatto sopra, intorno al tempo di Pietro da Cortona, quindi nella metà del 1600. Queste sono le conferme indirette, che questo possa essere il luogo dove si è mantenuta questa memoria della prigione, dell’abitazione di San Paolo.

 
D. – Un patrimonio, quello presente nella cripta, la cui ricchezza è ancora più valorizzata dalla ricorrenza dell’Anno Paolino...

 
R. – Infatti, in questo tempo stiamo ricevendo tante richieste di visite. Peccato che non sia ben disposto per accogliere i pellegrini, perché ci sono ancora dei passaggi un po’ difficili e meriterebbe un’illuminazione migliore, una sistemazione di alcuni luoghi. Questo luogo, la prigione di San Paolo, è stato venerato molto come luogo importante di devozione.

 
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