2009-01-19 15:24:09

Continuano i pellegrinaggi in Terra Santa nonostante le tensioni e il conflitto a Gaza


Negli ultimi giorni sono stati pochi i gruppi di pellegrini che hanno cancellato i propri viaggi in Terra Santa. Nel corso di una conferenza stampa nel contesto del Festival Itinerari dello Spirito, che si è chiuso ieri alla Nuova Fiera di Roma, monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell'Opera Romana Pellegrinaggi (OPR), ha parlato della situazione dei pellegrini in Terra Santa. Secondo i dati presentati, 115.000 italiani si sono recati in pellegrinaggio in Israele l'anno scorso, con un aumento del 58% rispetto all'anno precedente. Un totale di 2.600.000 pellegrini da tutto il mondo ha visitato il Paese nel 2008. Monsignor Andreatta – riferisce l’agenzia Zenit - ha affermato che anche se nei luoghi di conflitto il turismo diminuisce sempre in misura notevole, i pellegrinaggi in genere si mantengono stabili perché per i fedeli che si recano nei luoghi santi c'è “una motivazione in più”, e quella di chi va in Terra Santa consiste in primo luogo nell'essere consapevoli che “noi siamo figli della Bibbia”, che rappresenta “la migliore guida per visitare Israele”. Alla conferenza stampa è intervenuto dalla Terra Santa attraverso una videoconferenza in diretta padre Pierbattista Pizzaballa. Il religioso, Custode di Terra Santa, ha affermato che anche se Israele non sta vivendo un “periodo semplice”, “non c'è nessun cambiamento con i pellegrini”. “Quelli che si sono recati in Israele negli ultimi giorni – ha detto - sono molto toccati da quello che vedono”. Suzan Klagesbrun, Direttrice dell'Ufficio del Turismo del Governo israeliano, ha segnalato che nel 2008 si è registrato il più alto numero di turisti italiani dal 2000, quando Papa Giovanni Paolo II si recò in Terra Santa in occasione dell'Anno Giubilare. (R.P.)







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