Gli effetti della globalizzazione sull'istituto familiare al centro dell'Incontro
mondiale delle famiglie a Città del Messico
Si chiude oggi a Città del Messico il Congresso teologico pastorale, che ha aperto
l’Incontro mondiale delle famiglie. Nei prossimi giorni sono previsti altri due importanti
appuntamenti: domani è in programma l’incontro di festa delle famiglie del mondo e
domenica la solenne concelebrazione eucaristica. La liturgia, che chiuderà l'Incontro
mondiale delle famiglie, sarà presieduta dal Legato pontificio, il cardinale segretario
di Stato Tarcisio Bertone. Durante il Congresso teologico pastorale, sono stati analizzati
vari temi, tra cui la missione educatrice della famiglia e le sfide poste dalla società
contemporanea. Ieri, in particolare, sono stati presi in esame gli effetti della globalizzazione
sull'istituto familiare. Il servizio di padre Gianfraco Grieco, capo ufficio
del Pontificio Consiglio per la Famiglia:
"Nella
società in via di globalizzazione assistiamo ad una forte perdita di virtù sociali,
sia nella sfera privata, sia in quella pubblica. Questa tendenza non è da imputare
alla famiglia, ma ai processi di modernizzazione che hanno deviato il senso e le funzioni
sociali della famiglia: si tratta di quei processi che hanno privatizzato la famiglia,
hanno eroso e annullato il suo ruolo di soggetto sociale". E’ quanto ha ricordato
il prof. Pierpaolo Donati dell'Università di Bologna, nel corso del VI Incontro mondiale
delle famiglie. Nella seconda giornata dei lavori ha affrontato il tema della famiglia
nei suoi molteplici risvolti antropologici: sessualità, mass media, migrazioni, virtù
sociali. "Bisogna riconoscere, cioè, conoscere ex novo – ha continuato il professore
Donati - ciò che è e ciò che fa la famiglia. Se riusciamo a vedere gli effetti negativi,
la disgregazione sociale, che la privatizzazione delle relazioni familiari comporta,
possiamo osservare in controluce quanto le nuove famiglie fanno di positivo e di virtuoso
ogni giorno per rimediare ai disagi, ai malesseri e alle patologie sociali. La famiglia
rimane la sorgente vitale di quelle società che sono più portatrici di futuro. La
ragione di ciò è semplice: è dalla famiglia che proviene il capitale umano, spirituale
e sociale primario di una società.
Il capitale civile
della società viene generato proprio dalle virtù uniche e insostituibili della famiglia.
La società globalizzata potrà trovare un futuro di civiltà se e nella misura in cui
sarà capace di promuovere una cultura della famiglia, che la ripensi come nesso vitale
tra la felicità privata e la felicità pubblica. Le ricerche empiriche mostrano che
la famiglia diventa sempre di più, e non già sempre di meno, il fattore decisivo per
il benessere materiale e spirituale delle persone. Ed è da queste dinamiche che possiamo
capire perché e come la famiglia alimenti quelle virtù personali e sociali che rendono
felice una società". Il discorso si è poi allargato nel primo pomeriggio durante la
seconda tavola rotonda, che aveva per tema la politica e la legislazione. Si è partiti
dalle politiche familiari per approdare a quelle promosse dalle Nazioni Unite e dagli
organismi internazionali. Quale tipo di legge – è stata questa la domanda – forma
o non forma ai valori della famiglia? Ampia è stata l’informazione sul giorno della
famiglia che in Messico si celebra il primo marzo di ogni anno. Una giornata speciale,
questa, che vuole sensibilizzare sempre più le coscienze sui temi del matrimonio,
della famiglia e della vita. Altre realtà familiari sono state presentate durante
il pomeriggio, queste realtà che rivendicano i diritti umani e vogliono promuovere
nuove iniziative tese al bene comune e al bene di tutto il nucleo familiare. Il dibattito
della seconda giornata si è concluso, ma si è anche fortemente arricchito con l’intervento
della senatrice argentina Eliana Negre de Alonso, sul tema “La sfida del legislatore
in favore della famiglia e della vita”.