La Chiesa in aiuto alle vittime dell’alluvione che ha colpito le Filippine
Sono oltre 9 mila nelle Filippine le famiglie sfollate a causa delle piogge torrentizie
delle ultime settimane. Circa 42.500 persone in fuga da alluvioni e smottamenti che
soprattutto nelle regioni centrali e meridionali dell'arcipelago hanno causato diversi
morti e distrutto oltre 300 case. Il Provincial Social Welfare Development Office
– riferisce l’agenzia Asianews - ha registrato oltre 8 mila famiglie vittime delle
piogge nei 41 villaggi attorno a Catarman, Bobon, Mondragon, Palapag e Lavezares,
le città più colpite dalle piogge. Nella regione determinante si rivela il sostegno
offerta alla popolazione da parte della Chiesa locale. Il National Secretariat for
Social Action (Nssa), della conferenza episcopale delle Filippine, ha intensificato
la sua opera in aiuto in particolare nell’arcidiocesi di Cagayan de Oro, dove agli
alluvionati vengono inviati cibo, tende, medicine e altro materiale di primo soccorso.
L’opera di aiuto prosegue e si estende anche con la collaborazione del governo locale
e del Cagayan de Oro Archdiocesan Social Action Center (Sac). Padre Jose Cabantan,
direttore del Sac, afferma che buona parte degli abitanti della zona ha preferito
restare nei villaggi con i loro parenti piuttosto che trovare rifugio nei centri di
evacuazione organizzati dal governo. Il governatore del Northern Samar, Raul Daza,
ha stanziato fondi per le famiglie che hanno perso la casa per colpa delle piogge.
(C.D.L.)