Drammatica testimonianza di padre Musallam, parroco a Gaza
A Gaza “la situazione peggiora di ora in ora”, questa terra e la sua gente sta vivendo
una vera tragedia. E’ l’appello del parroco di Gaza, padre Manuel Musallam, che testimonia
– attraverso il Sir – il dramma del popolo palestinese, vittima del conflitto in corso
fra l’esercito israeliano e i miliziani di Hamas. “Quella appena trascorsa è stata,
forse, la notte peggiore da quando è scoppiata la guerra - racconta oggi padre Musallam
- A causa delle bombe molte persone hanno dovuto lasciare le loro case e fuggire senza
poter prendere nulla. Ci sono moltissime persone che ora vagano nelle strade. I soldati
israeliani sarebbero un po’ dovunque”. Il parroco di Gaza conferma sul posto la mancanza
dei generi di prima necessità, come pure di elettricità e medicinali, e riferisce
della fuga di diverse famiglie cristiane che nella notte hanno perso la casa, distrutta
dalle bombe, ed hanno trovato accoglienza presso amici e parenti. “Poco fa sono stato
raggiunto da alcune telefonate di persone che non hanno di che mangiare e dove rifugiarsi
– racconta - Negli ospedali si fa fatica a curare i feriti, le ambulanze hanno difficoltà
a muoversi tra macerie e gente in fuga. Nei locali della scuola abbiamo dovuto razionare
la benzina per il generatore che serve a far funzionare un forno dove molti vengono
a cuocere il pane”. Circa la possibilità che Hamas possa accettare già nella giornata
odierna una tregua, notizia circolata già ieri sera, il parroco invoca “prudenza in
quanto ci sono delle condizioni da rispettare. Ora spetta a Israele. Solo dopo si
potrà parlare di possibilità di una tregua”. (C.D.L.)