Spagna: inchiesta per l'omicidio dei gesuiti nel 1989 in Salvador
La magistratura spagnola ha annunciato l’avvio di un’inchiesta nei confronti di 14
militari – tra cui l’ex-ministro della Difesa, Humberto Larios e l’ex-capo delle forze
armate, generale René Emilio Ponce – per l’uccisione, nel 1989, di sei sacerdoti gesuiti
dell’Università Centroamericana (Uca), di una loro collaboratrice e di sua figlia
adolescente. Il giudice della ‘Audiencia Nacional’ di Madrid Eloy Velasco – riferisce
l’agenzia Misna - ha accolto due denunce presentate a novembre dalla ‘Asociación Pro
Derechos Humanos’ spagnola (Apdhe) e dal ‘Center for Justice & Accountability’ (Cja)
di San Francisco contro i militari e l’ex-presidente Alfredo Cristiani, al governo
tra il 1989 e il 1994; quest’ultimo, accusato di aver occultato informazioni e protetto
i responsabili, per il momento non sarà coinvolto nell’inchiesta. All’alba del 16
novembre 1989, nel pieno della guerra civile (1980-1992), soldati del battaglione
‘Atlacatl’ - un'unità addestrata negli Stati Uniti alla lotta antiguerriglia – fecero
irruzione nell'Università uccidendo a sangue freddo il rettore, Ignacio Ellacuría,
collaboratore di monsignor Oscar Arnulfo Romero, il suo vice e altri quattro gesuiti
(cinque di loro erano spagnoli) oltre alla cuoca e a sua figlia quindicenne. Nove
soldati furono processati nel 1991 per responsabilità nella strage: di questi solo
due furono condannati a 30 anni di carcere; con la fine della guerra civile e l’amnistia
proclamata nel 1993 dall’Alleanza Repubblicana Nazionalista (Arena), allora (e tutt’oggi)
al governo, il caso fu di fatto archiviato. (R.P.)