Preoccupazione di Medici Senza Frontiere per la situazione in Somalia
Mentre l'attenzione internazionale si concentra in gran parte sui problemi di pirateria
al largo delle coste somale, la sofferenza di milioni di persone continua ad essere
ignorata. E’ l’allarme lanciato da Medici Senza Frontiere, presente nel Paese dal
1991. L’organizzazione, in un comunicato, riferisce dei pesanti combattimenti nella
regione di Galgaduud dove le città di Guri El e di Dhusa Mareb sono state abbandonate
da almeno 50 mila civili. La situazione umanitaria sta peggiorando, il team di medici
presente sul posto ha reso noto che si è passati da una media di circa 200 bambini
visitati a settimana, a nessun paziente curato. Decine di migliaia di donne, minori
e anziani sono fuggiti e hanno difficoltà di accesso al cibo, all’acqua e all’assistenza
medica. L'impatto del conflitto in corso in una zona in cui già in condizioni normali
il cibo scarseggia – riferisce il comunicato - potrebbe portare ad una situazione
disastrosa, soprattutto se si considera la mancanza di acqua e di cure mediche. Già
in tempi relativamente più stabili, MSF ha trattato nell’ospedale di Istarlin tra
gli 80 e i 100 bambini gravemente malnutriti ogni mese. Dopo giorni di negoziati,
MSF ha potuto iniziare la distribuzione di acqua sia per gli sfollati di Guri El che
di Dhusa Mareb. Tuttavia fornire cure mediche a coloro che sono fuggiti nelle foreste
si sta rivelando estremamente difficile in un contesto altamente mutevole. (B.C.)