2009-01-14 15:53:53

Mosca accusa Kiev: l'Ucraina blocca il transito del gas


Nuovo blocco delle forniture di gas in Europa. E la Commissione europea fa sapere che, se i flussi non dovessero essere subito ripristinati, le compagnie europee verranno esortate a “ricorrere alle corti di giustizia” contro la russa Gazprom e l’ucraina Naftogaz. Nei Paesi più colpiti dalla crisi del gas - prosegue la Commissione UE - ci sono decine di migliaia di “famiglie senza riscaldamento e senza gas per cucinare, 50 mila solo in Bulgaria”. Secondo Mosca, l’Ucraina rifiuta il transito sul proprio territorio del gas russo destinato a Balcani, Moldova e Slovacchia, mentre la premier di Kiev, Tymoshenko, assicura che il passaggio riprenderà non appena arriveranno i flussi di gas dalla Gazprom. Dei contrasti tra i due Paesi, Giancarlo La Vella ha parlato con Fulvio Scaglione, vicedirettore di Famiglia Cristiana, esperto dell’area ex sovietica:RealAudioMP3  
 
R. - La cosa straordinaria di questa crisi è che sia la Russia sia l’Ucraina hanno tutto l’interesse ad andare d’accordo, perché l’Ucraina dipende totalmente dalla Russia per gli approvvigionamenti energetici, e la Russia dipende dall’Ucraina per il transito dei gasdotti e quindi per la possibilità di vendere concretamente il gas all’Europa, che è un suo proficuo cliente. Che questi due Paesi non vadano d’accordo su una cosa che conviene a entrambi dimostra che le due classi politiche non hanno ancora capito fino in fondo che non viviamo in un mondo sovietico, ma anzi siamo pienamente in un mondo post-sovietico.
 
D. - C’è un messaggio particolare che, rispettivamente, i due Paesi vogliono lanciare all’Unione Europea?
 
R. - Io credo che, molto semplicemente, l’Ucraina confidi di essere salvata, "riscattata", dall’Occidente, e che la Russia - viceversa - tema questo fatto e non abbia ancora capito che fare la voce grossa è esattamente il sistema peggiore per affrontare il problema.
 
D. - Tutto questo mette in crisi le istanze di avvicinamento di Kiev all’Europa, e allo stesso tempo i buoni rapporti con Mosca…
 
R. - E’ evidente che l’Unione Europea non ha nessuna intenzione di prendersi la "grana" Ucraina. Certo è che l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea sarebbe un’ottima cosa, proprio perché, in realtà, oggi le frontiere non sono più quelle tradizionali. Una frontiera importantissima, decisiva, tra le nazioni, è proprio quella dell’energia: io credo che inglobare nell’Unione Europea quella che oggi è tra Russia ed Europa la vera frontiera - e cioè la frontiera dell’energia - sarebbe una mossa conveniente a tutti, anche alla Russia. 







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