Giovedì a Parigi verrà inaugurato l’Anno dell’Astronomia nel ricordo di Galileo Galilei
“L’Onu ha voluto celebrare le grandi scoperte di Galileo Galilei, che, 400 anni fa,
fu l’iniziatore della scienza moderna, scienza di primo livello, da cui dipende l’astronomia,
scienza di secondo livello, in quanto non riproducibile in laboratorio”. E’ quanto
ha affermato Antonino Zichichi, presidente della Federazione mondiale degli scienziati,
che ha promosso la mostra “Galileo, divin uomo” (dal 21 dicembre 2008 al 18 aprile
2009, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, a Roma). Zichichi,
tra i ricercatori del Cern di Ginevra dove sono in atto gli studi sulle origini dell’Universo,
ha spiegato il senso dell’istituzione del 2009 quale Anno Internazionale dell’Astronomia,
che si inaugura giovedì prossimo a Parigi. Galileo Galilei – ha ricordato Zichichi
all’agenzia Sir – ha scoperto le macchie lunari, i satelliti di Giove, gli anelli
di Saturno, le fasi di Venere ma “fu soprattutto lo scopritore della scienza in quanto
tale, cioè, di un metodo della ragione per fare domande intelligenti a Colui che ha
ordinato il mondo, che è il più intelligente di tutti”. Lo scienziato pisano fu il
primo a scrutare la nostra galassia con il cannocchiale, per leggere meglio il “libro
di Dio”. “Invitava a studiare le pietre, considerate al suo tempo materia ‘volgare’,
al pari delle stelle, materia ‘nobile’, per cercare in ogni cosa le impronte del Creatore,
le leggi fondamentali della natura”. (A.L.)