Benedetto XVI ai funerali del cardinale Laghi: ha servito la Chiesa con dedizione
e la causa della pace tra i popoli
Il cardinale Pio Laghi ha dedicato la sua vita al servizio della Chiesa e alla costruzione
di legami di pace tra i popoli: è quanto sottolineato da Benedetto XVI nell’omelia
al termine delle esequie del porporato, celebrate stamani dal cardinale decano Angelo
Sodano nella Basilica di San Pietro. Il Papa ha ricordato, con gratitudine, il lungo
servizio diplomatico del cardinale Laghi, spentosi domenica scorsa all’età di 86 anni
dopo una grave malattia. Il servizio di Alessandro Gisotti:
(canti)
Un
servitore di Cristo e della Santa Sede, impegnato per la pace e il dialogo tra i popoli:
Benedetto XVI ha tratteggiato così la figura del cardinale Pio Laghi, del quale ha
ripercorso le tappe salienti della vita. Il Papa ha ricordato che il porporato ricevette
dalla sua famiglia una salda formazione umana e cristiana. Quindi, si è soffermato
sul lungo servizio diplomatico iniziato nel 1952, che lo ho portato ad incarichi sempre
più rilevanti in Nicaragua, India, Terra Santa, Argentina e Stati Uniti. Il Pontefice
ha poi rammentato con gratitudine le missioni speciali affidate al cardinale Laghi,
in particolare nel 2001 presso Israele e l’Autorità Palestinese e nel 2003 a Washington
per la pace in Medio Oriente:
“Missioni delicate che egli cercò di
compiere, come sempre, con fedele dedizione a Cristo e alla sua Chiesa. “Ho inteso
amare Cristo - scrive nel suo testamento spirituale - e servirlo tutta la mia vita,
sebbene spesso la mia umana fragilità mi abbia impedito di manifestargli in modo sempre
edificante, come avrei voluto, il mio amore, fedeltà e piena dedizione ai suoi voleri”.
Patrono del Sovrano Ordine di Malta dal 1993, il cardinale
Laghi, ha proseguito il Papa, fu scelto da Giovanni Paolo II come prefetto della Congregazione
per l’Educazione Cattolica. Ricordo corredato da una riflessione su un ambito
pastorale particolarmente a cuore al porporato: “Una
speciale menzione merita lo zelo che egli ha posto nella promozione delle vocazioni
e nella formazione dei sacerdoti. Confidiamo che ora possa contemplare faccia a faccia
quel Gesù, che tanto ha cercato di amare e servire nei fratelli”. Conformandoci
alla Parola di Dio, ha affermato Benedetto XVI, “ci è possibile trasformare in fonte
di pace e in sorgente di gioia anche le prove e le sofferenze che fanno parte del
nostro pellegrinaggio terreno” :
“Chiediamo al
Signore che renda questo nostro fratello partecipe della beatitudine eterna, le cui
primizie egli ha potuto pregustare già qui sulla terra nella comunione ecclesiale,
e nella costruzione di legami di pace e di concordia tra i popoli e le nazioni, presso
cui è stato inviato come rappresentante pontificio”. La
speranza che ha illuminato la vita sacerdotale del cardinale Laghi, ha concluso il
Papa, trova ora piena e definitiva realizzazione nella chiamata divina a partecipare
al convito del Cielo.