Mons. Tomasi: la comunità internazionale intervenga per fermare le violenze a Gaza
e favorire il dialogo
La comunità internazionale intervenga attivamente per porre fine alla strage a Gaza
e per far cessare ogni forma di confronto tra israeliani e palestinesi: è l’accorato
appello lanciato dall’arcivescovo Silvano Maria Tomasi alla IX sessione speciale del
Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, in corso a Ginevra. L’Osservatore
vaticano all’Onu ha chiesto inoltre alla comunità internazionale di impegnarsi, con
soluzioni durature, a rimuovere le cause del conflitto. E questo, ha notato, perché
risulta evidente che le parti belligeranti non sono in grado di spezzare da sole il
circolo vizioso della violenza senza aiuti esterni. Richiamando poi le parole di Benedetto
XVI all’Angelus domenicale del 4 gennaio, ha ribadito che proprio il rifiuto del dialogo
ha prodotto le sofferenze inenarrabili della popolazione di Gaza, vittime dell’odio
e della guerra.
Mons. Tomasi non ha mancato di esprimere la solidarietà e la
vicinanza della Santa Sede alla popolazione palestinese di Gaza e a quella israeliana
delle città di Sderot e Ashkelon colpite da questa escalation di violenza. Quindi,
ha ricordato la giornata di preghiera per la pace promossa domenica 4 gennaio dai
Patriarchi delle Chiese di Gerusalemme. E’ loro convinzione, ha detto il presule,
che il perseverare della violenza non condurrà alla pace e alla giustizia, ma alimenterà
più odio e ostilità tra i due popoli. Mons. Tomasi ha fatto così suo l’appello dei
Patriarchi affinché si metta fine alle violenze e si lavori per appianare le differenze
attraverso mezzi pacifici. (A.G.)