Cina: 500 fedeli hanno celebrato il Natale nella steppa mongola
Guardando per la prima volta il presepio, con Gesù Bambino posto al centro, l’albero
di Natale con un messaggio evangelizzatore, i fedeli della comunità di Dong Sheng
della città di Ordos, nella diocesi di Bao Tao della provincia autonoma della Mongolia
Interna, sono rimasti profondamente commossi. Per la prima volta infatti, gli oltre
500 fedeli di questa piccola comunità cattolica in una zona sperduta della steppa
mongola, hanno potuto celebrare il Natale in una “cappella”, ovvero un modestissimo
edificio ricavato da 4 piccole stanze, con la celebrazione della Santa Messa. Secondo
le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, fin dal pomeriggio della vigilia di Natale,
il cortile di questa piccola “chiesa” ha cominciato a riempirsi. Nel pomeriggio ha
avuto inizio la solenne Eucaristia seguita dall’adorazione a Gesù Bambino, che è proseguita
fino alla mezzanotte. Ma nessuno ha voluto andarsene dalla loro “casa” sia pure modesta:
hanno fatto i fuochi artificiali per festeggiare il Natale del Signore e un incontro
fraterno mettendosi sotto la protezione di Gesù Bambino. Secondo il “Manuale della
Chiesa in Cina” dell’He Bei Faith Press, pubblicato nel 2006, il Vangelo è arrivato
nella steppa mongola tra il Duecento ed il Trecento, soprattutto nella zona di Bao
Tou. Grazie al lavoro dei missionari della Società per le Missioni Estere di Parigi,
ai Lazzaristi ed ai missionari di Scheut, la comunità ha avuto un grande sviluppo
tra la fine dell’ '800 e l’inizio del '900. Dopo l’istituzione della gerarchia in
Cina, la Mongolia interna venne divisa in 7 diocesi. Oggi ci sono più 250.000 cattolici
nella steppa mongola. La comunità cattolica di Bao Tou ne conta circa 40.000, con
8 sacerdoti e 14 suore che curano 13 parrocchie e cappelle, e 5 stazioni missionarie.
(R.P.)