Italia: la Conferenza episcopale del Triveneto a confronto sull’Islam
Dedicata a conoscere meglio gli Islam presenti in Europa, in Italia e in particolare
nella realtà triveneta, si è conclusa ia Cavallino, in provincia di Venezia, la “due
giorni” annuale di studio e approfondimento dei vescovi del Nordest, con la partecipazione
di collaboratori ed esperti delle rispettive diocesi. Ad aprire i lavori è stata la
relazione di padre Samir Khalil Samir, gesuita egiziano ed islamologo residente a
Beirut. Il suo intervento ha approfondito i caratteri fondamentali della religione
musulmana, le diverse “ondate” di immigrazione musulmana nel continente europeo verificatesi
in questi decenni e quindi le sfide più urgenti lanciate oggi alle comunità cristiane.
In particolare, padre Samir ha invitato a non temere l’incontro e a promuovere un’amicizia
autentica tra il cristianesimo e l’Islam, senza preconcetti, ma anche senza ingenuità.
Questa è la via, secondo il padre gesuita, attraverso la quale i cristiani possono
testimoniare il Vangelo quotidianamente, ad iniziare dalla carità. Diversi i temi
affrontati successivamente dai relatori, tra cui l’importanza di garantire a tutti
i diritti fondamentali, come la libertà religiosa, ma anche di definirne i criteri
applicativi, la complessità e la fragilità dei matrimoni interreligiosi; l’insegnamento
della religione nelle scuole, la necessità di luoghi adatti a promuovere la conoscenza
reciproca tra cristiani e musulmani, le forme di assistenza spirituale e pastorale
negli ospedali e nelle carceri. A conclusione dei lavori, il cardinale Angelo Scola,
Patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneta, ha ribadito
che per i cristiani “una cosa è evidente: parlare degli Islam significa per le nostre
chiese stare all’interno dei processi della storia perché siamo figli di un Dio incarnato.
I processi si risolvono vivendoli dall’interno, orientandoli criticamente”. (I.P.)