2009-01-10 14:07:01

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


Con la Festa del Battesimo del Signore si conclude il Tempo di Natale. La Liturgia ci presenta il Vangelo in cui Giovanni battezza Gesù nel Giordano. Il Signore, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba, mentre una voce dal cielo diceva:

«Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia all'Università Lateranense:RealAudioMP3


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 Il punto del fiume Giordano, nel quale Gesù si fa battezzare da Giovanni, è il punto in cui il Signore aveva aperto le acque al popolo eletto, perché potesse compiersi la promessa dell’ingresso nella terra. Attraverso le acque, il Signore compie la promessa e ci conduce nella nostra terra, nella terra che c’è assegnata. Le acque sono l’elemento instabile e quindi l’elemento dal quale si è circondati, travolti e sommersi. L’attraversamento delle grandi acque è un’immagine della lotta e del combattimento della vita. Gesù entra nell’acqua del Giordano, Lui stesso vi entra, e uscendo dall’acqua il Padre lo consacra con il dono dello Spirito quale nuovo Mosè, che condurrà il nuovo popolo vittoriosamente attraverso le acque profonde e tumultuose della vita e della storia.

 
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