Presentato il VI Incontro Mondiale delle famiglie, in programma a Città del Messico
a partire da martedì prossimo
Presso la Sala Stampa della Santa Sede si è tenuto stamani il briefing di presentazione
del sesto Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Città del Messico dal 13
al 18 gennaio prossimi sul tema: “La famiglia, formatrice ai valori umani e cristiani”.
Tra i relatori, è intervenuto il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio
Consiglio per la Famiglia. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
La Chiesa
considera la famiglia una “priorità pastorale”, leva fondamentale per la nuova evangelizzazione
e per la trasmissione della fede. Ogni generazione - ha detto il cardinale Antonelli
- deve fare la propria scelta di fede e occorrono quindi testimonianze concrete a
partire dalla famiglia. Attraverso questa cellula fondamentale della società, ha aggiunto,
passa il futuro dell’umanità:
“I valori fondamentali, le virtù sociali
vengono attinte in gran parte dalla famiglia, dall’esperienza dell’essere amati e
dallo stimolo a riamare”.
Da questo circolo virtuoso - ha spiegato il
porporato - derivano patrimoni fondamentali, come il senso della solidarietà, della
dignità della persona e della lealtà. Ma la missione della famiglia - ha osservato
- è minata da una sempre più diffusa “emergenza educativa”, da una profonda “frattura
tra le generazioni”, provocate dalla mancanza di valori condivisi e dal relativismo.
A questo disorientamento - ha affermato il cardinale Ennio Antonelli - devono rispondere
la Chiesa e la società sostenendo la famiglia:
“L’obiettivo fondamentale
da perseguire è quello di rendere sempre più consapevoli le famiglie di essere soggetto
vivo, attivo, operante nella Chiesa e nella società civile. E’ quindi anche necessario
che la Chiesa e la società sostengano le famiglie, affinché siano soggetto protagonista
di evangelizzazione e umanizzazione”.
Rispondendo alla domanda di un
giornalista sull’attuale crisi finanziaria mondiale, il presidente del dicastero vaticano
ha poi affermato che la missione educatrice può essere attuata dalle famiglie anche
in situazioni segnate da gravi difficoltà economiche:
“Tra le testimonianze
che porteremo a Città del Messico, almeno due sono proprio di famiglie povere che
fanno ‘miracoli’ per educare i loro figli e per essere presenti in maniera positiva
nei confronti di altre famiglie”.
Il porporato ha
poi aggiunto che è importante applicare equità nel prelievo fiscale alle famiglie,
un riconoscimento che reca beneficio all’intera società: “Le famiglie e loro associazioni
- ha aggiunto - devono essere interlocutori della politica, ed è bene che i politici
conoscano le possibili ricadute delle loro scelte, si confrontino con i diretti interessati,
e ascoltino le loro necessità di accesso alla casa e di un lavoro non precario”. Un
riconoscimento dovrebbe essere dato, secondo il cardinale Antonelli, anche al lavoro
domestico “perché non si capisce - ha osservato - come possa valere di meno se svolto
da una madre anziché da una collaboratrice domestica".
Il
porporato ha affermato, infine, che la sede e il tema dell'Incontro mondiale delle
famiglie successivo a quello di Città del Messico saranno annunciati dal Papa durante
il collegamento televisivo dopo la Santa Messa di domenica 18 gennaio, nella capitale
messicana.