2009-01-08 15:39:23

Kosovo: la Chiesa cattolica in difesa dei diritti di tutte le minoranze


La piccola, ma stabile comunità cattolica del Kosovo, vuole svolgere un ruolo di mediazione nelle perduranti tensioni tra la minoranza serba ortodossa e la maggioranza albanese musulmana. È quanto ha ribadito all’agenzia ecumenica Eni, il cancelliere dell’amministrazione apostolica di Prizren Shan Zefi, confermando una recente dichiarazione dell’amministratore apostolico mons. Dodë Gjergji. “Tutte le comunità, che si tratti di albanesi o serbi, dovrebbero godere degli stessi diritti e doveri nel Paese. Anche se siamo una piccola minoranza, la nostra Chiesa avrà come missione speciale quella di mediare tra le popolazioni ortodosse e musulmane”, ha affermato Zefi, aggiungendo che la Chiesa locale nutre grandi speranze per il futuro del nuovo Stato. In una dichiarazione rilasciata il mese scorso all’agenzia Sir, anche mons. Dodë Gjergji aveva evidenziato come la Chiesa nel Kosovo intenda continuare il suo impegno in difesa dei diritti di tutte le comunità etniche e religiose e per risolvere in modo pacifico e nel rispetto reciproco le tensioni etniche nel nuovo Stato. Pur costituendo appena il 3,5 per cento della popolazione, i 70mila cattolici del Kosovo sono abbastanza ben rappresentati nell’amministrazione pubblica e nell’attuale governo che annovera diversi ministri cattolici. (L.Z.)







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