Malaysia: vietata la pubblicazione ad un settimanale cattolico perché usa la parola
Allah
In Malaysia, il governo ha proibito al settimanale cattolico “The Herald” di stampare
l’edizione in lingua malese. Con questa ingiunzione - spiega il direttore del periodico,
padre Lawrence Andrews – si vuole impedire che il termine “Allah” sia usato da un
mezzo di informazione cattolico per indicare Dio. Funzionari del ministero degli Interni
della Malaysia hanno anche dichiarato che la parola “Allah” può essere utilizzata
solo da musulmani. Secondo diversi studiosi, il divieto è però in contrasto con il
contesto normativo e culturale del Paese. La Costituzione dello Stato asiatico – sottolinea
l’Osservatore Romano – garantisce, infatti, libertà di parola e di espressione. In
lingua malese, inoltre, non c’è un altro termine, oltre a quello di “Allah”, per indicare
Dio. In Malaysia solo pochi cattolici conoscono l’inglese o il mandarino o il tamil,
le altre tre lingue in cui si stampa il settimanale. Studiosi e accademici ricordano,
poi, che il termine “Allah” è stato utilizzato in Medio Oriente per la prima volta
da arabi cristiani. Successivamente, è stato ripreso dall’Islam. In Malaysia, dove
gli abitanti sono più di 25 milioni, i musulmani sono più del 60%. I cattolici sono
oltre 850 mila. I lettori del periodico cattolico sono circa 50 mila. (A.L.)