L'Associazione Papa Giovanni XXIII e "Misereor" in soccorso dei civili a Gaza
“Condanniamo con forza l’inaudita violenza messa in atto dall’azione militare israeliana,
e il lancio di razzi da parte palestinese”. E’ la denuncia fatta dai "Caschi Bianchi",
dell’Associazione Papa Giovanni XXIII fondata da Don Benzi, e dal “Corpo nonviolento
di Pace”. Le due associazioni presenti nei territori limitrofi, stanno cercando di
entrare nella Striscia di Gaza per portare aiuti e soccorrere i tanti civili martoriati
dalla guerra. In un documento firmato dai due responsabili, Paolo Ramonda e Antonio
De Fillippis, si legge: “riteniamo sia inconcepibile pianificare un’operazione militare
su così vasta scala in un’area così densamente popolata. Un’azione del genere non
può non considerare l’enorme rischio che civili inermi restino coinvolti”, prosegue
ancora il comunicato, “crediamo che il terrore, la paura, la morte e la distruzione
che questa nuova esplosione di violenza sta provocando, darà come unico risultato
quello di far rinvigorire la rabbia nei confronti dell’altra parte”. Da parte sua,
il "Corpo nonviolento di Pace", che ha come missione quello di promuovere spazi di
riconciliazione e pace, annuncia, come riporta il quotidiano Avvenire, che nei prossimi
giorni cercherà di entrare nella città di Sderot colpita dai bombardamenti per portare
aiuto alle persone in difficoltà. Intanto la sede tedesca dell'opera assistenziale
"Misereor" ha stanziato 30mila euro per gli ospedali di Gaza, che si trovano ad operare
in condizioni di emergenza senza gli strumenti primari. (F.C.)