Il messaggio del Papa all'arcivescovo di Reggio Calabria per il terremoto del 1908
Il ricordo del “tragico” terremoto del 1908 che ha colpito Reggio Calabria e Messina
“susciti rinnovata adesione ai perenni valori evangelici e promuova uno spirito di
autentica fraternità verso i bisognosi e quanti versano in condizioni difficili”.
E’ quanto ha scritto papa Benedetto XVI all’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Vittorio
Mondello, in occasione della “Giornata della Gratitudine” voluta dalla diocesi per
ricordare quel tragico evento e per pregare per le vittime e per quanti si sono prodigati
nei soccorsi. “La solidarietà che si è manifestata in occasione del terremoto – ha
detto ieri sera il presule durante una solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale
– fu l’elemento più evidente dell’Unità d’Italia”. Il presule - riporta l'agenzia
Sir - ha evidenziato il ruolo di alcuni ecclesiastici che si sono impegnati a favore
dei feriti e dei senza tetto: don Luigi Orione, l’allora vescovo di Mileto, mons.
Giuseppe Morabito e San Gaetano Catanoso, entrambi reggini, e il papa Pio X che aveva
espresso il desiderio di compiere una visita nelle due città terremotate per portare
conforto e soccorso ai supersiti personalmente. Fu lui ad aprire ai feriti l’Ospizio
“Santa Marta” in Vaticano e ad autorizzare alcuni istituti religiosi a fare altrettanto,
oltre che a stanziare fondi per le opere di assistenza. (R.P.)