2009-01-06 13:54:59

Gli auguri del Papa alla Chiese orientali che domani celebrano il Natale. A Mosca, prima vigilia dalla scomparsa del Patriarca Alessio II. Intervista con il nunzio, mons. Mennini


E’ vigilia del Natale nelle Chiese d’Oriente che seguono il calendario giuliano, come ricordato dal Papa all’Angelus di oggi. La comunità ortodossa russa vivrà questa solennità per la prima volta, dopo molti anni, orfana della presenza del suo Patriarca, Alessio II, morto il 5 dicembre scorso. Una presenza che però è vivissima nel cuore degli ortodossi, come testimoniano le lunghe file di fedeli che si recano in preghiera sulla sua tomba. Lo conferma il nunzio apostolico in Russia, l’arcivescovo Antonio Mennini, intervistato da Alessandro De Carolis:RealAudioMP3


R. - Nonostante procedano i preparativi per il Concilio locale per l’elezione del nuovo Patriarca, la cui indizione solenne è prevista per il 25 gennaio prossimo, devo dire che sia tra i vescovi, tra i sacerdoti che tra i fedeli è vivissima la memoria di Sua Santità, il Patriarca Alessio II. La sua tomba, nella sua prima cattedrale della chiesa dell’Epifania, è meta costante, ogni giorno, di un continuo pellegrinaggio da parte di fedeli che vogliono onorare la sua memoria pregando per lui.
 
D. - E proprio ieri è trascorso un mese dalla scomparsa del Patriarca Alessio II…
 
R. - Lei sa che la tradizione ortodossa, mentre noi ricordiamo il trigesimo della scomparsa, ricorda il 40.mo giorno della scomparsa, che sarà quindi il 13 gennaio. Questo per un’associazione con il tempo trascorso da Gesù sulla terra dopo la Risurrezione, fino all’Ascensione. Io sono andato anche qualche giorno sulla tomba del Patriarca Alessio II fa e ho visto che veramente c’è una folla costante, e non solo - e questo è significativo - di gente adulta o anziana, ma anche molti giovani.
 
D. - Molto spesso, e lei ne è stato un testimone diretto, il Natale ortodosso è un’occasione per uno scambio di auguri con la Chiesa cattolica nel segno dell’ecumenismo…
 
R. - Sì: sin dal mio primo Natale trascorso qui, nell’anno 2003-2004, il Patriarca mi ha sempre invitato dopo il servizio liturgico all’agape fraterna e mi ha sempre dato la possibilità di rinnovargli gli auguri da parte di Sua Santità, il Sommo Pontefice - prima Giovanni Paolo II, poi Benedetto XVI. E mi ha sempre risposto, davanti a tanti ospiti, che non solo ringraziava ma che era contento di questi sentimenti che venivano espressi anche a nome di tutti i fedeli e di tutti i vescovi russi - di attenzione, di amicizia - e soprattutto il desiderio di collaborare insieme per far fronte alle sfide che il mondo, qui come altrove secolarizzato e materializzato, pone a tutte e due le Chiese.
 
D. - In questi giorni, Benedetto XVI in più occasioni ha richiamato la società, soprattutto quella occidentale dei Paesi ricchi, ad una maggiore sobrietà per affrontare i problemi che la crisi economica mondiale ha portato in ogni parte del pianeta. Ci sono stati echi anche in Russia?
 
R. - Sì. Sicuramente ci sono stati echi, perché anche qui la situazione economica sta peggiorando, anche per motivi connessi alla variazione dei prezzi del petrolio e di altre materie prime come il gas, eccetera. E quindi c’è la consapevolezza, da una parte, di limitare gli sprechi, il superfluo, e dall’altra di intraprendere gli esperimenti di solidarietà, soprattutto verso i più poveri, verso i disoccupati. Recentemente, anche il metropolita Kirill ha parlato di questo, di come la Chiesa si debba farsi carico delle attese soprattutto dei poveri.
 
D. - Rispetto alla alla tradizione cattolica, in cosa si differenzia il Natale ortodosso? Quali sono gli accenti spirituali più tipici di questa solennità?
 
R. - Loro, più che da noi, mettono l’accento sulle icone. Per esempio, la tradizione del presepio non è molto sviluppata, anche se incomincia a diffondersi: c’è qui una nota impresa ecclesiastica che da due-tre anni diffonde piccoli presepi in terracotta e vedo che la gente è molto contenta di prenderli. Questo ha un significato di vicinanza con le nostre tradizioni cattoliche. E’ un elemento che ulteriormente ci unisce.







All the contents on this site are copyrighted ©.