2009-01-05 16:07:07

Mons. Castellani: essere profeti di fiducia per rilanciare le vocazioni


Vocazione fa necessariamente rima con fede. Dalla qualità di quest’ultima dipende in sostanza il risveglio delle risposte alla chiamata di Dio. E perciò mons. Mariano Crociata sottolinea: “Ben vengano tutti i cammini vocazionali, ma a condizione che sia nutrita e sostanziata la fede, cioè la relazione di figliolanza con Dio per Cristo nello Spirito”. Il segretario generale della Cei è intervenuto ieri al Convegno del Centro nazionale vocazioni, che si è concluso oggi con il bilancio finale da parte di mons. Italo Castellani, arcivescovo di Lucca e presidente della Commissione episcopale che cura il settore vocazionale. Una tre giorni quella del primo simposio del 2009 che come di consueto ha fatto il punto della situazione e aperto nuovi scenari a questo tipo di pastorale. Da un lato, come ha ricordato il direttore del Cnv, don Nico Dal Molin, le paure di tanti giovani (paura del futuro, di scelte definitive, di impegni seri), dall’altro l’offerta di speranza della Chiesa. “Dobbiamo essere profeti di fiducia – ha detto mons. Castellani – cioè costanti nella preghiera, credenti nell’iniziativa di Dio, innamorati della Chiesa e annunciatori dell’Amore del Risorto. Così le ferite dell’uomo contemporaneo, diventeranno feritoie - ha concluso l’arcivescovo - attraverso cui far passare la Grazia”. (A cura di Mimmo Muolo)RealAudioMP3







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