Ancora violenza contro gli albini in Africa: è accaduto nella notte tra il 29 e il
30 dicembre scorsi in Burundi dove un bimbo di otto anni è stato trucidato e dissezionato.
Si tratta del sesto albino ucciso in quattro mesi per alimentare il mercato di membra
utilizzate dagli stregoni per farne costosi amuleti e pozioni. Il servizio è di Paolo
Ondarza:
A
dare l’ultima raccapricciante notizia avvenuta in Burundi la voce degli speaker di
Radio Nairobi: un altro innocente barbaramente trucidato solo perché albino: aveva
otto anni i suoi aggressori lo hanno ucciso, poi dal piccolo corpo hanno prelevato
le braccia e una gamba. Un episodio aberrante, purtroppo non isolato nell’area dell’Africa
Orientale dove lo scorso anno una trentina di albini sono stati prima uccisi e
poi smembrati. I loro organi – spesso quelli sessuali – vengono venduti a stregoni
ch attraverso macabri rituali li utilizzano per produrre pozioni e amuleti ritenuti
antidoti contro malattie e venduti a cifre da capogiro. Un giro di affari che si alimenta
di orrore, ignoranza e superstizione e che spesso avviene nell’indifferenza. Come
conferma padre Claudio Marano, missionario saveriano in Burundi:
“Non
sono delle cose nate in Burundi, sono legate alla stregoneria, si penserebbe che il
governo possa intervenire, ma fino ad adesso non è intervenuto. La cosa si accetta
così come è: è il classico fatalismo. Non è che si siano create delle strutture per
riuscire a salvare questi bambini che si vedono frequentemente sulle strade. Normalmente
coperti perché il sole li ferisce in modo particolare”.
Difficile capire
chi c’è dietro la domanda di costosi amuleti o perfino creme di bellezza realizzate
con sezioni di corpi di innocenti. Ancora padre Marano: ”Sarebbe
molto interessante riuscire a scoprire se sono richiesti direttamente dalla popolazione
qui o se sono richiesti da zone che sono molto più ricche: questo non lo sappiamo”.