Appello del Papa all'Angelus per la fine del conflitto a Gaza: la guerra e l'odio
non sono la soluzione dei problemi
Il Papa all'Angelus, oggi in Piazza San Pietro, ha lanciato un nuovo accorato appello
per la fine delle violenze a Gaza e per la pace in tutta la Terra Santa. Ecco il testo
integrale dell'Angelus:
Cari fratelli e sorelle, la liturgia
ripropone oggi alla nostra meditazione lo stesso Vangelo proclamato nel giorno di
Natale, cioè il Prologo di San Giovanni. Dopo il frastuono dei giorni scorsi con la
corsa all’acquisto dei regali, la Chiesa ci invita nuovamente a contemplare il mistero
del Natale di Cristo, per coglierne ancor più il significato profondo e l’importanza
per la nostra vita. Si tratta di un testo mirabile, che offre una sintesi vertiginosa
di tutta la fede cristiana. Parte dall’alto: “In principio era il Verbo, e il Verbo
era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1,1); ed ecco la novità inaudita e umanamente
inconcepibile: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14a).
Non è una figura retorica, ma un’esperienza vissuta! A riferirla è Giovanni, testimone
oculare: “Noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14b). Non è la parola dotta
di un rabbino o di un dottore della legge, ma la testimonianza appassionata di un
umile pescatore che, attratto giovane da Gesù di Nazareth, nei tre anni di vita comune
con Lui e con gli altri apostoli ne sperimentò l’amore – tanto da autodefinirsi “il
discepolo che Gesù amava” –, lo vide morire in croce e apparire risorto, e ricevette
poi con gli altri il suo Spirito. Da tutta questa esperienza, meditata nel suo cuore,
Giovanni trasse un’intima certezza: Gesù è la Sapienza di Dio incarnata, è la sua
Parola eterna fattasi uomo mortale. Per un vero Israelita,
che conosce le sacre Scritture, questo non è un controsenso, anzi, è il compimento
di tutta l’antica Alleanza: in Gesù Cristo giunge a pienezza il mistero di un Dio
che parla agli uomini come ad amici, che si rivela a Mosè nella Legge, ai sapienti
e ai profeti. Conoscendo Gesù, stando con Lui, ascoltando la sua predicazione e vedendo
i segni che Egli compiva, i discepoli hanno riconosciuto che in Lui si realizzavano
tutte le Scritture. Come affermerà poi un autore cristiano: “Tutta la divina Scrittura
costituisce un unico libro e quest’unico libro è Cristo, parla di Cristo e trova in
Cristo il suo compimento” (Ugo di San Vittore, De arca Noe, 2, 8). Ogni uomo e ogni
donna ha bisogno di trovare un senso profondo per la propria esistenza. E per questo
non bastano i libri, nemmeno le sacre Scritture. Il Bambino di Betlemme ci rivela
e ci comunica il vero “volto” di Dio buono e fedele, che ci ama e non ci abbandona
nemmeno nella morte. “Dio, nessuno lo ha mai visto – conclude il Prologo di Giovanni
–: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato”
(Gv 1,18). La prima ad aprire il cuore e a contemplare “il Verbo
che si fece carne” è stata Maria, la Madre di Gesù. Un’umile ragazza di Galilea è
diventata così la “sede della Sapienza”! Come l’apostolo Giovanni, ognuno di noi è
invitato ad “accoglierla con sé” (Gv 19,27), per conoscere profondamente Gesù e sperimentarne
l’amore fedele e inesauribile. E’ questo il mio augurio per ognuno di voi, cari fratelli
e sorelle, all’inizio di questo nuovo anno. DOPO ANGELUS I
Patriarchi ed i Capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme oggi, in tutte le Chiese
della Terrasanta, invitano i fedeli a pregare per la fine del conflitto nella striscia
di Gaza e implorare giustizia e pace per la loro terra. Mi unisco a loro e chiedo
anche a voi di fare altrettanto, ricordando, come essi dicono, “le vittime, i feriti,
quanti hanno il cuore spezzato, chi vive nell'angoscia e nel timore, perché Dio li
benedica con la consolazione, la pazienza e la pace che vengono da Lui”. Le drammatiche
notizie che ci giungono da Gaza mostrano quanto il rifiuto del dialogo porti a situazioni
che gravano indicibilmente sulle popolazioni ancora una volta vittime dell’odio e
della guerra. La guerra e l’odio non sono la soluzione dei problemi. Lo conferma anche
la storia più recente. Preghiamo, dunque, affinché “il Bambino nella mangiatoia...
ispiri le autorità e i responsabili di entrambi i fronti, israeliano e palestinese,
a un’azione immediata per porre fine all’attuale tragica situazione”. Sono
lieto di salutare i partecipanti al Congresso internazionale su “Sistema preventivo
di Don Bosco e diritti umani”, organizzato dai Salesiani. Si tratta di un tema molto
importante, perché anche nel campo dei diritti dell’uomo è decisivo l’aspetto educativo.
Auguro pertanto un proficuo lavoro ed assicuro la mia preghiera. Accolgo inoltre con
gioia i numerosi seminaristi, venuti da diversi Paesi per un incontro formativo del
Movimento dei Focolari. Cari giovani, benedico di cuore il vostro cammino: la Vergine
Maria vegli sempre su di voi. Je vous accueille avec joie pour
la prière de l’Angélus, chers pèlerins francophones, en ce premier dimanche de l’an
nouveau. Pendant ce temps privilégié de Noël, nous sommes invités à contempler en
Jésus la Parole incarnée de Dieu parmi nous, et à témoigner tout au long de notre
vie, avec force et courage, de la douceur de l’amitié de Dieu pour chacun de nous
! Que l’exemple de la Vierge Marie nous aide à vivre chaque jour, en toute vérité,
la rencontre avec le Seigneur ! Avec ma Bénédiction Apostolique. I
cordially greet all the English-speaking visitors gathered for this Angelus prayer!
In these first days of the New Year, as the Church celebrates the birth of the Saviour,
let us pray that the peace proclaimed by the angels at Bethlehem will take ever deeper
root in human hearts, banish all discord and violence, and inspire the human family
to live in harmony and solidarity. Upon you and your loved ones I invoke the Lord’s
abundant blessings! Von Herzen grüße ich die Pilger und Besucher
deutscher Sprache. Der heutige zweite Sonntag nach Weihnachten, der erste des neuen
Jahres, erstrahlt im Glanz des Geheimnisses der Heiligen Nacht: „Das Wort ist Fleisch
geworden und hat unter uns gewohnt, und wir haben seine Herrlichkeit gesehen“ (Joh
1, 14). In Jesus Christus ist das ewige Wort Gottes sichtbar erschienen. In Ihm ist
Gott uns Menschen ganz nahe gekommen, um uns mit der Fülle seiner Gnade zu beschenken.
So wollen wir Jesus Christus aufnehmen. Er gibt die Macht, Kinder Gottes zu werden,
und weist uns den Weg der Wahrheit, des Lichtes und des Lebens. Der Herr geleite euch
heute und alle Tage dieses Jahres. Saludo con afecto a los peregrinos
de lengua española. Queridos hermanos: como un eco de la fiesta de Navidad contemplamos
hoy de nuevo a Jesucristo, el Verbo de Dios que se ha hecho carne y vino a habitar
entre nosotros. Pidamos a la Virgen María que interceda por nosotros, para que acogiendo
con fe la Palabra de Dios en nuestro corazón lleguemos a vivir plenamente como verdaderos
hijos de Dios ¡Feliz domingo! W duchu radości okresu Bożego
Narodzenia i Nowego Roku pozdrawiam serdecznie Polaków. „Słowo stało się ciałem i
zamieszkało wśród nas. I oglądaliśmy Jego chwałę… Tym, którzy Je przyjęli dało moc,
by stali się dziećmi Bożymi” (por. J 1, 14. 12) Jesteśmy tego świadkami i uczestnikami.
Niech Jezus, Wcielone Słowo Boga, prowadzi was w nowym roku i wam błogosławi. [Nello
spirito di gioia del periodo natalizio e del Nuovo Anno, saluto cordialmente i Polacchi.
«E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato
la sua gloria… A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio»
(cfr Gv 1,14.12). Di tutto questo siamo testimoni e partecipi. Che Gesù, il Verbo
di Dio incarnato, vi guidi nel nuovo anno e vi benedica.] Saluto
con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli provenienti da
Selvazzàno Dentro, Castel D’Azzàno e Santa Caterina Villarmosa, come pure le famiglie
dell’associazione “Santa Paola Frassinetti”. Con gioia saluto poi i vari gruppi di
ragazzi e ragazze: i neo-cresimati di Piovéne e i cresimandi di Grandate e Palanzo;
i ragazzi di Sondrio e di Poncarale; e quelli venuti dal Trentino, dal Friuli e da
Verona: siate sempre grandi amici di Gesù! A tutti auguro una buona domenica.