Ancora raid israeliani su Gaza. Pronti all'attacco di terra. 350 i morti
E’ ormai guerra aperta nella Striscia di Gaza. Anche ieri nuovi raid aerei israeliani
hanno colpito punti nevralgici del movimento fondamentalista Hamas, che ha risposto
con un fitto lancio di razzi in territorio ebraico. E, mentre da un momento all’altro
potrebbe scattare l’attacco di terra al’interno della Striscia, si aggrava il bilancio
delle vittime: ormai si parla di oltre 350 morti e almeno mille feriti, molti i civili.
Il servizio è di Graziano Motta:
E proprio
nella riunione della Lega Araba di domani sono riposte le speranze del segretario
generale dell’Onu, Ban Ki Moon, per la fine delle violenze nella Striscia di Gaza.
Sulla situazione Federico Piana ha raccolto il commento di mons. Antonio Franco, nunzio
in Israele e delegato apostolico a Gerusalemme e in Palestina:
“Un attacco
sproporzionato”. Così il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, mons. Fouad Twal, ha
definito dalle pagine dell’Osservatore Romano l’attacco israeliano su Gaza. Il disappunto
della comunità cattolica di Terra Santa e dei leader religiosi di tutte le confessioni
cristiane è stato manifestato ieri nel corso di una riunione con il presidente israeliano
Shimon Peres e con il ministro dell’Interno, Roni Bar. Intanto, si moltiplicano le
iniziative diplomatiche per tentare di fermare il conflitto. Il servizio di Stefano
Leszczynski
E' forte dunque
la preoccupazione internazionale per quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza.
Fin dove arriverà questa escalation di violenza? Risponde Antonio Ferrari, inviato
speciale ed editorialista del Corriere della Sera, intervistato da Giada Aquilino: