Il Papa alle famiglie spagnole in festa a Madrid: non lasciate indebolire i vostri
valori cristiani
Centinaia di migliaia sono state le persone che da Plaza de Colón a Madrid hanno ascoltato
il saluto rivolto loro da Benedetto XVI. Una festa della famiglia molto sentita, quella
nella capitale spagnola, come ci riferisce nella sua cronaca Ignacio Arregui:
Alle 12 c'è
stato il collegamento con Piazza San Pietro, in Vaticano, per ascoltare l’Angelus
pronunciato dal Santo Padre, e in particolare il suo saluto rivolto ai fedeli radunati
a Madrid. I problemi tecnici che hanno ostacolato l’ascolto delle parole del Papa
sono stati risolti poco dopo con la lettura in spagnolo del testo pontificio. Concluso
il collegamento con Piazza San Pietro, è iniziata la celebrazione dell’Eucaristia,
preceduta da un saluto di Kiko Argüello, uno degli iniziatori del Cammino neocatecumenale,
il quale ha affermato che l’obiettivo di questo raduno era quello di pregare per le
famiglie di Spagna, Europa e tutto il mondo, ed ha ricordato che il Santo Padre ha
incoraggiato tutti a dare testimonianza pubblica della fede. Nella sua omelia, che
è durata circa 15 minuti, l’arcivescovo di Madrid, il cardinale Antonio Maria Rouco
Varela, ha offerto un’ampia selezione di espressioni di Giovanni Paolo II e di Benedetto
XVI sulla famiglia. Rivolgendo poi lo sguardo alla società attuale, ha ricordato alcuni
tra i principali ostacoli che le famiglie devono affrontare per rendere possibile
l’istituzione familiare secondo le leggi naturali ed i valori cristiani. Ha invitato
tutti a contemplare nella Santa Famiglia i valori fondamentali dei quali hanno dato
prova, lungo la loro vita, Giuseppe, Maria e il Figlio, Gesù di Nazareth. Verso la
conclusione della sua omelia, il cardinale Rouco ha affermato con forza che è possibile
e urgente sostituire la cultura della morte con la cultura della vita, l’egoismo con
l’amore. Ed ha incoraggiato tutti ad annunciare la verità del Vangelo. L'omelia
è stata interrotta almeno tre volte dagli applausi dei fedeli. Sopra all’altare, costruito
per l’Eucaristia, c’erano scritte le parole di Giovanni Paolo II: “Il futuro dell’umanità
passa per la famiglia”. La manfestazione è stata un'iniziativa dell'arcidiocesi di
Madrid, ma sono molti i fedeli che sono giunti da tutta la Spagna, accompagnati da
circa 35 vescovi e alcune centinaia di sacerdoti. Si può dire, considerando la provenienza
dei partecipanti e le proporzioni del raduno, che la manifestazione sia diventata
un avvenimento nazionale. D'altra parte, la presenza di gruppi familiari ha dato al
raduno l'aspetto di una testimonianza delle famiglie, che hanno voluto in questo modo
proclamare la loro fede e la loro felicità per la loro esperienza di vita familiare.
La celebrazione ha avuto luogo nel cuore di Madrid, occupando gran parte delle strade
principali della città per alcune ore, pur con un'ampia organizzazione sostenuta dall'aiuto
di circa 3 mila volontari. Uno dei concelebranti della Messa in
Plaza de Colón era il primate di Spagna, il cardinale Antonio Cañizares
Llovera, prefetto della Congregazione per il Culto Divino. Lo ha raggiunto telefonicamente
a Madrid Rafael Alvarez Taberner, della redazione spagnola della nostra emittente:
R. - En primer
lugar, este año ha tenido un carácter singular... In primo luogo, quest’anno
la festa ha avuto un carattere molto particolare: l’Eucaristia è stata al posta centro
della famiglia, e l’azione di ringraziamento a Dio per la famiglia che uniamo all’azione
di ringraziamento a Gesù Cristo che si offre totalmente al Padre. E’ l’affermazione
della famiglia legata all’Eucaristia, a Cristo, all’amore, all’alleanza di Dio con
gli uomini. E’ l’affermazione della famiglia della quale il mondo di oggi ha tanto
bisogno, della quale ha tanto hanno bisogno gli uomini perché veramente senza la famiglia
non c’è nulla. E’ un’azione di ringraziamento a Dio per il dono della famiglia. Cosa
sarebbe infatti dell’uomo senza la famiglia? Come è stato previdente Iddio nei riguardi
dell’uomo, quando ha deciso di farlo nascere e vivere e crescere in seno ad una famiglia.
Qui risiede il futuro. Quello che vogliamo è semplicemente ringraziare il Signore
per questo dono e proseguire in ciò che questo dono significa, perché qui - nella
famiglia - vive il rinnovamento, la crescita e lo sviluppo dell’umanità, il futuro
dell’uomo e dell’umanità intera. La famiglia è il luogo nel quale impariamo ad essere
quello che siamo: uomo, creatura di Dio. In essa sappiamo riconoscere che tutto è
dono e amore. La famiglia è comunità di amore aperta alla vita, in cui l’uomo nasce
e si apre ad essa, al miracolo della bellezza della vita. Tutto questo è valido per
oggi e per tutti i tempi, specie nella situazione odierna di indebolimento suicida
della famiglia, di "modernismi" che sono veramente assurdi, perché non c’è progresso
umano senza famiglia che si sta progressivamente indebolendo. Noi vogliamo semplicemente
rendere testimonianza del fatto che la famiglia è la grandezza dell’uomo, che è la
speranza dell’umanità.