Da domani a Bruxelles, l’incontro mondiale dei giovani promosso dalla Comunità di
Taizé
Sono attesi oltre 40 mila giovani, domani a Bruxelles, per l’incontro mondiale della
Comunità di Taizé, che avrà come filo conduttore la scoperta di Dio e il dono verso
gli altri: un tema contenuto nella Lettera dal Kenya scritta dal priore della Comunità,
frère Alois. Il testo si riferisce all'incontro che il movimento ecumenico ha celebrato
a Nairobi, dal 26 al 30 novembre scorso, al quale hanno partecipato circa 7 mila giovani
in un “pellegrinaggio di fiducia sulla terra”. “Dio è presente in ciascuno, credente
o non credente”, scrive frère Alois, e da questo assunto parte la sua riflessione
sulla stanchezza e lo sconcerto di molti che hanno rimosso la fede e hanno perso
il gusto di vivere. Per il priore di Taizé - riporta l’agenzia Zenit - ogni uomo sente
“il desiderio di un assoluto” verso il quale tende: è una sete che molti uomini percepiscono
“come un vuoto”, ma solo accogliendola come un dono si può scoprire “l'invito di Dio
all'apertura di noi stessi”. Così, l'autore della lettera propone due orizzonti per
realizzare questa donazione agli altri, iniziando dall'aiutarsi reciprocamente e integrandosi
nelle parrocchie e nelle Chiese locali. Parlando poi dell’Africa, frère Alois si esprime
preoccupazione per la situazione del continente afflitto dalla disoccupazione e schiacciato
dalla “rapidità del progresso tecnico che rischia di soffocare il senso di maturazioni
lente”. Ricorda che, in Africa, la Chiesa è “spesso vista come la famiglia di Dio
e Dio come una madre che consola”. L’incontro di domani a Bruxelles ha ottenuto il
sostegno tra gli altri di Benedetto XVI, dell’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams,
del segretario della Federazione luterana mondiale, Ishmael Noko, e del segretario
generale dell'Alleanza mondiale delle Chiese Riformate, Setri Nyomi. (B.C.)