Usa: licenziata un’impiegata che al telefono augurava “Buon Natale”
Salutava i clienti augurando “buon Natale” anziché “buone vacanze” ed è stata licenziata.
E’ accaduto lo scorso 10 dicembre nello Stato americano della Florida – ha riferito
ieri l’edizione on line de “Il Corriere della Sera” - dove un’impiegata di una ditta
immobiliare ha perso il lavoro perché – a detta dell’azienda – “non era una buona
impiegata e ha esagerato”. “Noi siamo una ditta cristiana – hanno detto i titolari
spiegando le ragioni del provvedimento - ma dobbiamo tenere conto di chi non lo è”.
Una questione di “perbenismo politico”, dunque, alla base del licenziamento di Tonia
Thomas, 35 anni, sposata e con un figlio di sei, appartenente alla Chiesa battista
di Panama City, che si dice “profondamente cristiana”. “Dall’inizio del mese - ha
raccontato la donna - rispondevo al telefono “buon Natale”. Mi obbiettarono che non
tutti i clienti sono cristiani e che non potevo offendere i seguaci di altri fedi.
Spiegai che non potevo dire “buone vacanze” perché per me è una festività cristiana.
Mi buttarono fuori e chiamarono la polizia affinché me ne andassi senza troppe proteste.
Un trattamento incredibile”. A sostegno della sua causa è intervenuto il Liberty Counsel,
l’osservatorio sulla libertà religiosa, con sede in Florida, che ha fatto ricorso
per lei alla Commissione sull’eguale opportunità di impiego. “È inaccettabile - ha
detto un portavoce - perdere il posto perché si osserva la propria fede”. La donna
ha trovato ora un altro lavoro, meno remunerativo del precedente, e spera in un risarcimento
danni. (C.D.L.)