Progetto dell'arcidiocesi di Torino a sostegno dei sacerdoti in Iraq
"Io ho un nuovo amico, un sacerdote caldeo iracheno" è il nome del progetto, partito
5 anni fa, promosso dall’Ufficio pastorale migranti (Upm) dell'arcidiocesi di Torino
per sostenere la comunità irachena cristiana con l'aiuto diretto annuale a 15 giovani
religiosi di Baghdad. Un sostegno pratico – riporta l’agenzia Sir – consistente, ad
esempio, in generatori elettrici, arredo per altari, materiali di studio e vestiario
per bambini. “Il progetto - ha detto don Fredo Olivero, responsabile dell’Upm - è
il risultato della convinzione che l'aiuto per essere efficace, anche nel costruire
ponti tra diverse realtà, non debba essere limitato al momento di crisi acuta ma debba
seguire chi è in difficoltà nel superare quel momento e nel riprendere in mano la
propria vita ed il proprio futuro”. Nonostante la conclusione, l’arcidiocesi di Torino
ha assicurato comunque la sua vicinanza nella preghiera e nel sostegno diretto all'Iraq.(B.C.)